Leggere i luoghi per conoscersi

Ci sono viaggi che si fanno con un biglietto e una valigia.

E ce ne sono altri che iniziano con una frase sottolineata, in un libro lasciato aperto sul comodino.

Io vivo sospesa tra i due.

Scelgo le città come scelgo i romanzi: non voglio cartoline perfette, ma luoghi che mi sfidano, mi riflettono, a volte mi smuovono dentro in modi che non so spiegare subito. Mi attraggono le crepe, le ombre, le verità difficili da dire.

Amo Parigi, ma quella di Carrère. Amo New York, ma quella di Auster — fatta di domande, sparizioni, solitudini verticali.

Sono affezionata a Roma, se vista da uno scantinato, come in Io e te. A Venezia, se la si guarda con l’inquietudine elegante di McEwan. A Istanbul, se ha la voce piena e malinconica di Elif Shafak.

Forse a volte mi sento un po’ irrequieta.

Ma è un'irrequietezza gentile: quello che ti fa restare sveglia a chiederti se hai capito tutto o se hai solo sfiorato la superficie.

I romanzi che scelgo mi aiutano a sentire meglio il mondo — e le città che visito diventano più vere se le ho prima attraversate nelle pagine.

Questo è il mio modo di viaggiare: leggere i luoghi per conoscermi, e conoscermi per abitare davvero i luoghi.

Non cerco risposte. Cerco storie che mi somiglino. O che abbiano il coraggio di non somigliarmi affatto

snow coated mountain at night time

Quale luogo leggo

🗽 New York Trilogia di New York – Paul Auster - Noir esistenziale in una città-labirinto. Misteriosa, frammentata, intensa.

🎨 Parigi L’avversario – Emmanuel Carrère - Una Parigi borghese e inquieta, perfetto controcampo della sua bellezza classica.

🏛️ Roma Io e te – Niccolò Ammaniti - Roma come rifugio oscuro. Gioventù nascosta e sincera sotto la superficie.

🧿 Istanbul La bastarda di Istanbul – Elif Shafak - Istanbul femminile e multiculturale, con le sue ferite storiche ancora vive.

🌫 Venezia Cortesie per gli ospiti – Ian McEwan - Venezia cupa e sensuale. Oscura, elegante, perfida. Una trappola estetica.

🏴 Edimburgo Trainspotting – Irvine Welsh - Cruda e disturbante. Edimburgo tra eroina, dialetto e poesia disperata.

🌇 Los Angeles Le schegge – Bret Easton Ellis - Superficie lucida, abisso sotto. L.A. vista con occhi da incubo softcore anni ’80.

New York e Parigi

Parigi – “L’avversario” di Emmanuel Carrère

Parigi è spesso celebrata per la sua luce e la sua bellezza, ma Carrère sceglie di mostrarci un’altra faccia, cupa e inquietante, in L’avversario. È la storia vera di Jean-Claude Romand, che per diciassette anni ha costruito una menzogna perfetta. Alcune scene della menzogna sono ambientate a Parigi, la Parigi della borghesia silenziosa, dei segreti taciuti e delle tensioni nascoste dietro facciate impeccabili. È un romanzo che fa riflettere sulla fragilità umana, in una città che sembra eterna ma è intrisa di ombre.

Perché leggerlo qui:

Perché è come camminare lungo i bordi di un abisso nascosto sotto la superficie liscia e borghese della città.

Citazione:

“Je crois que ce que j’ai fait, je l’ai fait pour ne pas décevoir.”

brown wooden table and chairs near brown concrete building during daytime
brown wooden table and chairs near brown concrete building during daytime

New York – “Trilogia di New York” di Paul Auster

New York è un mosaico di vite e misteri, una città che si specchia nei suoi mille volti. Paul Auster, con la sua Trilogia di New York, ci porta dentro questo labirinto urbano attraverso tre racconti noir, pieni di riflessioni sull’identità e il caso. Non è solo una New York fisica, ma anche una città metafisica, dove il confine tra realtà e finzione si fa sottile. Leggere Auster significa camminare per le strade illuminate dai neon e al tempo stesso per corridoi di pensieri enigmatici.

Perché leggerlo qui:

Perché New York va vissuta anche così: non come un catalogo di grattacieli, ma come una mappa emotiva. Perché ogni camminata in solitaria a Manhattan, ogni volto visto solo una volta nella metropolitana, può ricordarti che siamo tutti parte di una storia più grande — o forse solo del nostro silenzio.

Citazione:

“The city was an open book, waiting to be read. But no matter how many pages he turned, he could never find the end.”

A busy street scene with a five guys restaurant.
A busy street scene with a five guys restaurant.

Roma e Istanbul

Istanbul – “La bastarda di Istanbul” di Elif Shafak

Istanbul è la città dei ponti, delle culture e delle storie intrecciate, e La bastarda di Istanbul ne è una rappresentazione vibrante. Il romanzo esplora la complessità dell’identità turca attraverso le vite di due famiglie, mettendo in luce temi di memoria, diaspora e conflitto. La voce femminile di Shafak dà vita a un racconto potente, dove la città stessa diventa simbolo di tensioni e bellezze, di passato che non si può dimenticare e di speranze che si cercano nel presente.

Perché leggerlo qui:

Perché Istanbul non è mai solo tua. E questo libro ti insegna ad ascoltare le voci che sono rimaste sotto terra, nei silenzi, nei profumi

Citazione:

“You cannot dig a hole in Istanbul without encountering layers of memory.”

red tram on the street during daytime
red tram on the street during daytime

Roma – “Io e te” di Niccolò Ammaniti

Roma, con la sua storia millenaria, si trasforma in un rifugio quasi claustrofobico ne Io e te. Il romanzo racconta la storia di un ragazzo che si isola in uno scantinato, lontano dal caos della vita quotidiana. Ammaniti ci regala un ritratto intimo dell’adolescenza, della solitudine e delle relazioni familiari, tutto in un contesto romano che fa da sfondo ma anche da riflesso ai sentimenti del protagonista. Roma diventa così un luogo dove si nasconde e si cerca, un palcoscenico di silenzi e confessioni.

Perché leggerlo qui:

Perché Roma è la superficie viva sotto la quale Lorenzo scava (letteralmente) per nascondersi nel seminterrato di casa. Una città che ti osserva senza vederti, come fanno i genitori, gli insegnanti e i compagni.

Citazione:

“Volevo solo starmene zitto, in pace, senza che nessuno mi rompesse i coglioni.”

red and white table cloth on table
red and white table cloth on table

Venezia e Edimburgo

Edimburgo – “Trainspotting” di Irvine Welsh

Edimburgo non è solo la capitale scozzese da cartolina, ma anche una città cruda e reale che emerge potente nelle pagine di Trainspotting. Welsh racconta la vita di un gruppo di giovani segnati dalla tossicodipendenza, con uno stile diretto e un dialetto vivace che danno voce a una realtà dura e spesso ignorata. Il romanzo è un viaggio nel cuore nero di Edimburgo, fatto di lotte quotidiane, amicizia e disperazione, ma anche di poesia nascosta.

Perché leggerlo qui:

Perché Edimburgo non si capisce davvero senza ascoltarne il ventre. E questo libro lo grida, lo sputacchia, lo trasforma in arte.

Citazione:

“Choose life. Choose a job. Choose a career. Choose a family… But why would I want to do a thing like that?”

a city street filled with lots of tall buildings
a city street filled with lots of tall buildings

Venezia – “Cortesie per gli ospiti” di Ian McEwan

Venezia, con i suoi canali e la sua atmosfera sospesa, è il teatro perfetto per il thriller psicologico Cortesie per gli ospiti. McEwan costruisce un racconto elegante e inquietante, dove la bellezza decadente della città nasconde una trama di inganni e misteri. Leggere questo libro è come camminare per calli nebbiose, dove ogni ombra può celare una verità nascosta, e dove il fascino della città si intreccia con una suspense crescente.

Perché leggerlo qui:

Perché Venezia è il luogo perfetto per sentirsi osservati mentre si osserva. E per perdersi nella bellezza che spaventa.

Citazione:

“Venice had a way of making everything seem slightly unreal. As if time didn’t move in quite the same way.”

boats docked near brown buildings
boats docked near brown buildings

Los Angeles

Los Angeles – “Le schegge” di Bret Easton Ellis

Los Angeles è la città dei sogni infranti, delle luci accecanti e delle ombre oscure, e Le schegge ne cattura perfettamente questa doppia natura. Ellis ci conduce in un mondo di eccessi, superficialità e violenza psicologica, dove l’apparenza è tutto ma nasconde spesso un vuoto profondo. La sua Los Angeles è un palcoscenico per una società fragile e spietata, dove il sogno americano diventa un incubo lucido e disturbante.

Perché leggerlo qui:

Perché L.A. è la città dei sogni malati. E Ellis la racconta con freddezza, lucidità e una nostalgia tagliente.

Citazione:

“Everything was beautiful, and nothing felt real.”


man in yellow and blue tank top sitting on black metal bench
man in yellow and blue tank top sitting on black metal bench