In giro per la Romania
Che dire di Bucarest e della Transilvania?
Mi hanno sorpresa, colpita, travolta.
Bucarest, per le persone: autentiche, accoglienti, con quello sguardo che racconta più di mille parole 👀.
Transilvania, per la natura selvaggia, incontaminata 🌲, e per quell’atmosfera misteriosa – un brivido alla Dracula 🧛🏻 – che speri di provare in un posto così.
Ma andiamo con ordine.
Cosa ci facevo lì?
Festeggiavo il mio 25° compleanno. E come ormai da tradizione, mi sono regalata un viaggio. Un rituale tutto mio ✈️🌍.
Ho una vera attrazione per l’Est Europa. Forse per colpa – o merito – di tutti i libri che ho letto sul comunismo e sulle trasformazioni sociali e culturali di questi paesi.
Li trovo affascinanti, intensi, veri. Al pari – se non più – di tante mete europee più blasonate.
Eppure, ogni volta qualcuno mi fa la solita domanda:
“Ma perché proprio Bucarest?” 🤨
Perché Bucarest è storia viva. Una città che ha sofferto, che ha lottato, che porta le cicatrici del passato ma anche i segni di una rinascita.
È bella? Non nel senso classico del termine.
Ma vi giuro che quel weekend mi ha lasciato emozioni così forti da farmi desiderare ancora di più di scoprire l’anima profonda di quest’Europa spesso sottovalutata 💫.
(Tanto che, quattro mesi dopo ero già in Bulgaria).
C’è una frase che credo non dimenticherò mai.
L’ha detta la nostra guida in Transilvania, parlando della nuova generazione e del cambiamento in corso:
“Stiamo cercando di voltare pagina, di andare oltre alla nostra storia più o meno recente, di evolverci come meta turistica e di riacquisire dignità come popolo europeo.”
Quella frase mi ha fatto riflettere a lungo.
Io credo che la dignità si respirasse eccome.
Ma è impossibile staccarsi del tutto dal passato: la memoria è lì, impressa nei palazzi grigi del comunismo , nelle case distrutte a due passi dai viali centrali , nei contrasti tra l’opulenza dei palazzi del potere e le rovine ancora da raccogliere.
Ed è proprio questa contraddizione che rende il viaggio così intenso. Così vero.
Non è facile capire Bucarest senza citare la sua storia recente, segnata da eventi chiave come il regime di Nicolae Ceaușescu (1965-1989).
Durante la dittatura comunista, Bucarest visse repressione, sorveglianza di massa, povertà e isolamento dal resto dell’Europa.
Ceaușescu trasformò la città con megalomania, demolendo interi quartieri storici per costruire il Palazzo del Parlamento, il secondo edificio amministrativo più grande del mondo 🏢 (dopo il Pentagono).
Simbolo evidente della sproporzione tra potere e popolo.
Il terremoto del 1977 fu un’altra ferita profonda: magnitudo 7.2, durata 55 secondi.
Ancora oggi si notano palazzi lesionati con il bollino rosso: rischio sismico è presente e concreto.
E poi, la Rivoluzione del 1989, tragica e drammatica: centinaia di manifestanti caduti sotto i colpi dell’esercito e della Securitate .
La rinascita di Bucarest è un processo lento ma affascinante, stratificato.
Dopo decenni bui, la città sta riscrivendo la propria identità 🧩.
Noi abbiamo trascorso tre giorni in Romania tra il fascino urbano della capitale e i misteri della Transilvania. Ovviamente tre giorni non bastano per conoscerla a fondo, ma sono perfetti per assaporarne l’essenza. Sicuramente comunque ci torneremo...
Se anche voi desiderate passarci un weekend lungo, questo è l'itinerario che vi consiglio:
🗓 Giorno 1 – Bucarest: il cuore che batte tra storia e contraddizioni
La capitale rumena non è una città "facile", ma è proprio questo che la rende affascinante. Ha vissuto una dittatura, un terremoto, una rivoluzione. Porta addosso le cicatrici del passato ma anche i segni di una rinascita. In un solo giorno puoi respirare la sua storia, lasciarti sorprendere dai suoi contrasti e assaggiare la sua anima autentica.
Cosa vedere a Bucarest 🗺️
Mattina – Storia e monumenti
Piazza della Rivoluzione
📍 Museo Nazionale d’Arte, Biblioteca Universitaria, statua di Carlo I, Memoriale della Rinascita, balcone di Ceaușescu.Ateneul Român
🎶 Visita agli interni raccomandata.Calea Victoriei
🏛️ Architettura elegante + caffè come French Revolution ☕️.
Pranzo – Cucina tipica
🍽️ Caru' cu Bere
Pomeriggio – Città Vecchia e cultura
5. Centrul Vechi
🌆 Chiesa di Stavropoleos ⛪, Curtea Veche, Pasajul Macca-Vilacrosse 🌟, libreria Cărturești Carusel 📚.
Tardo pomeriggio – Relax
7. Parco Cismigiu
🦢🌳 Passeggiata tranquilla.
Alternativa: Parco Herăstrău + Museo del Villaggio.
Sera – Rooftop e night vibes
8. Cena con vista
🌙 Prenota da Linea / Closer to the Moon.
🎵 Musica dal vivo e cocktail bar nei dintorni.
🏰 Giorno 2 – Transilvania on the road: Dracula, castelli e città medievali
Hai presente quella nebbia sottile che sale tra i Carpazi, i castelli dalle torri appuntite e le leggende che fanno rabbrividire? Benvenuto in Transilvania!
Con una gita in giornata da Bucarest puoi toccare con mano i luoghi simbolo di questa terra misteriosa. E fidati, ne vale ogni chilometro 🚐🗺️
Qui nasce la leggenda di Dracula ispirata a Vlad III Țepeș, l’Impalatore, nato a Sighișoara nel 1431 🏰⚔️.
Temuto, feroce, spietato. Bram Stoker trasformò la sua figura in un mito letterario, eterno e affascinante.
Il Castello di Bran, seppur solo simbolico, incarna perfettamente questa leggenda gotica 🦇🩸.
L'escursione di un giorno da Bucarest che vi consiglio è questa.
Tappe principali:
Castello di Peleș – Residenza estiva reale, puro incanto neorinascimentale 👑🎨
Castello di Bran – L’iconico castello di Dracula, suggestivo e avvolto nel mistero 🌪️
Brașov – Cittadina medievale da cartolina, con architettura gotica e fascino autentico 🏘️⛪
🚐 Inclusi: pick-up da Bucarest, trasporto, guida in italiano
Ci sono viaggi che sembrano sospesi nel tempo. La giornata in Transilvania è stata proprio così: un tuffo nella storia, tra colline avvolte dalla nebbia e castelli che sembrano usciti da un racconto gotico.
Siamo partiti presto, col buio ancora addosso. Il pullman correva silenzioso mentre fuori si delineavano i primi profili delle colline dei Carpazi, morbide e misteriose, avvolte da una luce lattiginosa. La guida — una di quelle persone che sanno raccontare con passione — ha iniziato a parlarci della figura storica di Vlad Țepeș, il famigerato Dracula, il vero principe della Valacchia.
Ci ha raccontato di come Vlad difese il suo popolo dai Turchi con metodi brutali ma efficaci, impalando nemici lungo le strade per scoraggiare l'invasione ottomana. Una strategia crudele ma, in un certo senso, geniale. “Non era un mostro,” ci ha detto la guida, “era un sovrano. Spietato, sì, ma anche giusto, per i suoi tempi.”
Queste storie, narrate mentre si attraversavano villaggi innevati e boschi spogli, sembravano cucite addosso al paesaggio. Una Romania antica, fiera, ferita ma mai sconfitta.
Il primo stop: Castello di Peleș, una residenza reale da favola. Neve ovunque, tetti aguzzi, boiserie e vetri colorati. Un luogo che ti fa dimenticare il mondo moderno.
Poi, il Castello di Bran, quello del “Conte Dracula”. Anche se il legame con Vlad è più simbolico che reale, l’atmosfera dentro quelle mura — fredde, con passaggi segreti e stanze strette — ti riporta subito al Medioevo. Fuori, nel cortile, un mercatino di Natale con bancarelle in legno, vin brulè, dolci con noci e cannella, artigianato locale. Una piccola magia invernale.
Nel pomeriggio siamo arrivati a Brașov, ed è stato amore a prima vista.
Una cittadina circondata da montagne, con case dai tetti spioventi, luci calde ovunque, l’albero di Natale nella piazza centrale e il profumo di kürtőskalács nell’aria. Abbiamo passeggiato tra le bancarelle, scoperto angoli nascosti, e visitato la Chiesa Nera, imponente e silenziosa, che sembra custodire i segreti della città.
Siamo tornati a Bucarest che era ormai buio, cullati dalla voce della guida e dal silenzio di chi sa di aver vissuto una giornata speciale, densa di storia e incanto.
La Transilvania non è solo Dracula. È un intreccio di verità e leggenda, di paesaggi struggenti e tradizioni che resistono.
Ed è proprio lì, tra quelle colline, che ho sentito la Romania più vera.
🌇 Giorno 3 – Mezza giornata a Bucarest: ultimi scorci e saluti
Non si parte mai davvero da un luogo che ti ha lasciato qualcosa dentro. Per questo, mezza giornata in città serve a salutare Bucarest come si deve.
Rallenta, guarda meglio. E magari fai quel che non sei riuscito a fare il primo giorno.
Una visita al Palazzo del Parlamento è imprescindibile se vuoi capire davvero cosa ha significato il regime di Ceaușescu per Bucarest.
È il secondo edificio amministrativo più grande al mondo (dopo il Pentagono) e il più pesante: un colosso di marmo, cristalli, velluti e megalomania.
Perché visitarlo con una guida?
Perché altrimenti ti perdi il contesto. La guida ti racconta come Ceaușescu abbia demolito un’intera fetta di città per costruirlo, sfrattando migliaia di persone in nome della sua “Casa del Popolo” (un nome ironico, visto quanto poco c’era di popolare).
Camminerai tra corridoi infiniti, sale da ballo, lampadari giganteschi e tappeti cuciti direttamente sul posto. Ogni sala è una testimonianza del delirio di grandezza del regime.
Info pratiche:
Durata: circa 1 ora
Lingue disponibili: anche in italiano
Documenti richiesti: passaporto o carta d’identità obbligatori all’ingresso.
Costo: dai 10 ai 20€, a seconda del tipo di tour scelto.
Prenotazione: vivamente consigliata (soprattutto in alta stagione). Puoi farla online su GetYourGuide, Tiqets o direttamente dal sito ufficiale.
Poi un ultimo sguardo alla città che mi ha sorpresa, una camminata per salutare Bucarest.
Dal centro abbiamo raggiunto l’Arco di Trionfo, immerso nel verde del Parco Herăstrău. Ci arrivi a piedi in circa 30-40 minuti, attraversando quartieri residenziali tranquilli e vedendo una Bucarest diversa, più elegante e rilassata 🍂
L’Arco di Trionfo, ispirato a quello parigino, è un monumento dedicato all’unità e all’identità nazionale. Da lì, si ha una bella prospettiva sulla città che cambia, che si evolve, che guarda avanti senza dimenticare.
Poi via, zaino in spalla, direzione aeroporto.
Ho preso un bus diretto (linea 783 o 100, a seconda del terminal) che in circa 45-60 minuti ti porta a Henri Coandă International Airport (Otopeni).
È comodo, economico, e chiude il cerchio di un viaggio breve ma pieno 🚌💨
🛁 Extra per chi ama rilassarsi:
Molti scelgono di includere una tappa alle Therme București, tra le terme urbane più grandi d’Europa. Vasche termali, saune a tema, piscine tropicali e palme vere: un piccolo paradiso artificiale a pochi minuti dall’aeroporto.
Io, lo ammetto, non sono il tipo da terme — preferisco perdermi tra vicoli e natura— ma se cercate un momento di puro relax è sicuramente una delle opzioni più apprezzate.
💡 Consiglio
Se stai cercando un posto speciale dove gustare delle deliziose patate ripiene a Bucarest, ti consiglio vivamente Savormanger by the River.🥔
Situato lungo il fiume Dâmbovița, in Splaiul Independenței 2K, questo locale è un vero paradiso per gli amanti delle patate al forno. Il concetto è semplice ma geniale: una grande patata cotta lentamente fino a ottenere una buccia croccante e un interno soffice, farcita con una varietà di ingredienti freschi e saporiti.
Cosa aspettarsi:
Ingredienti di qualità: Le patate sono preparate con olio d'oliva mediterraneo e sale marino, poi farcite con combinazioni come pastrami di manzo, formaggio cheddar, rucola e cetriolini sottaceto.
Opzioni vegetariane e vegane: Se preferisci piatti senza carne, troverai patate ripiene con tofu, barbabietola marinata, mais dolce e hummus.
Atmosfera accogliente: Il locale offre un ambiente rilassato, ideale per una pausa pranzo o una cena informale.
Orari di apertura:
Lunedì – Venerdì: 11:00 – 21:00
Sabato – Domenica: 12:00 – 22:00
Contatti:
📞 +40 723 638 694
🏨Hotel
Vi consiglio il Concorde Old Bucharest Hotel è un elegante hotel a 4 stelle situato nel cuore del quartiere storico di Bucarest, a pochi passi dalle principali attrazioni turistiche. Questo boutique hotel, inaugurato di recente, offre un perfetto equilibrio tra comfort moderno e fascino storico.
📍 Contatti
Indirizzo: Strada Franceză 2D, Splaiul Independenței, Bucarest, Romania
Telefono: +40 314 335 335
Sito web: hotelconcorde.ro
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