The Great North (Oltre a Londra)

Avete presente quella sensazione di essere catapultati dentro a un film? Quando vi trovate in un luogo così autentico e suggestivo da chiedervi come mai non sia ancora invaso dai turisti… e poi capite che è proprio questo a renderlo speciale: la sua quiete, la sua semplicità, il suo essere ancora “vero”.
Ecco, è proprio così che mi sono sentita durante il mio ultimo viaggio nel nord dell’Inghilterra. Un itinerario in treno tra Newcastle e Birmingham, passando per cittadine affascinanti, paesaggi inaspettati e scorci che sembravano usciti da una pellicola britannica d'altri tempi. Un mix di tappe, mezzi di trasporto diversi, ma soprattutto di emozioni.
Se ben organizzato, con le giuste pause e un pizzico di flessibilità, questo tipo di viaggio si trasforma in un’esperienza intensa e gratificante.

Sono stata via solo quattro giorni, ma l’intensità di ciò che ho vissuto mi ha fatto percepire il tempo in modo dilatato – come se fossi stata via per settimane.
Non vi nego che organizzare tutto nei minimi dettagli ha richiesto tempo e pazienza (chi mi conosce sa che non lascio nulla al caso!), ma è proprio questa parte che amo: progettare, immaginare, poi vedere tutto prendere vita.

Spero di essere riuscita a trasmettervi, attraverso le mie foto e ora con queste parole, un po’ della meraviglia che ho provato… e magari anche la voglia di scoprire questi luoghi, dai più famosi ai piccoli tesori nascosti che meritano tutta la vostra curiosità.

Le tappe

Newcastle upon Tyne e Tynemouth

Durham

York

Sheffield

Edale

Birmingham

Giorno 1 – Newcastle tra storia, ponti 🌉 e l’imponente silenzio dell’Angelo del Nord 👼✨

Andiamo con ordine.
Siamo partiti il primo giorno alla volta di Newcastle con Ryanair. Volo promosso — anche se, come spesso accade, ci siamo portati dietro circa un'ora di ritardo da Bergamo. Poco male: siamo comunque atterrati verso le 13:30 ora locale, pronti per iniziare la nostra avventura.

Dall’aeroporto abbiamo preso la metro linea Green, direzione centro città. In circa 30 minuti siamo arrivati alla fermata Monument, in pieno cuore di Newcastle. A quel punto la fame era tanta: tra il volo e il fuso orario (in Inghilterra sono un’ora indietro rispetto all’Italia), era come se fossero già le 15.

Piccola nota importante per chi viaggia nel nord dell’Inghilterra: occhio agli orari dei pasti! Le cucine, soprattutto nei pub tradizionali, chiudono presto — a pranzo anche già alle 13:30 e a cena spesso non oltre le 20.
Ci siamo quindi “accontentati” di un hamburger con patatine in un pub h24 nel centro. Niente di gourmet, ma onesto e decisamente benvenuto in quel momento.

Dopo pranzo, complice anche la stanchezza del viaggio, ci siamo concessi un paio d’ore di riposo in hotel. È così, infatti, che ho pensato e strutturato questo itinerario: le giornate lunghe di maggio (con il sole che tramonta verso le 21) permettono di organizzarsi in due blocchi – mattina e sera – con una pausa ristoratrice nel mezzo. Fidatevi, è l’unico modo per arrivare a fine giornata con ancora un po’ di energia!

Riposati e rigenerati, siamo usciti per iniziare a scoprire Newcastle.
Devo ammettere che è una città davvero affascinante e per certi versi unica. La definirei una città “a più livelli”, sia fisicamente – per via della sua particolare conformazione con ponti, salite, sottopassaggi e scorci urbani davvero insoliti – sia dal punto di vista dell’atmosfera: un mix tra architettura vittoriana, vita studentesca e tocchi moderni che sorprendono.

Insomma, un primo impatto decisamente positivo. Ma il meglio doveva ancora arrivare.

I MUST SEE: se cliccate qui trovate la cartina con il mio itinerario

🏰 Newcastle Castle

Il castello che ha dato il nome alla città. Piccolo ma suggestivo, offre una bella vista panoramica dalla torre e ti catapulta nel passato medievale di Newcastle.

🌉 Quayside e i suoi ponti

La zona più iconica della città. Da qui si vedono:

  • Tyne Bridge (simbolo della città, fratello minore del Tower Bridge di Londra),

  • Millennium Bridge (il famoso ponte pedonale che si apre “a palpebra”),

  • e gli altri sei ponti che attraversano il fiume Tyne in uno skyline unico.

🖼️ BALTIC Centre for Contemporary Art

Un ex mulino trasformato in centro d’arte contemporanea, con mostre gratuite e una terrazza panoramica con vista sul fiume.

🏛️ Grey Street & Grey’s Monument

Una delle vie più eleganti del Regno Unito secondo molti. Architettura georgiana, caffè, pub e il maestoso monumento a Charles Grey (sì, quello dell’Earl Grey Tea!).

🕍 Cattedrale di St. Nicholas

Una chiesa storica molto bella, con una guglia gotica e un’atmosfera tranquilla in pieno centro.

Dopo aver girato per tutto il pomeriggio tra ponti, vie eleganti e scorci urbani da cartolina, nel tardo pomeriggio abbiamo deciso di spingerci un po’ fuori dal centro per vedere uno dei simboli più iconici del nord dell’Inghilterra: l’Angelo del Nord.

Ci siamo messi in marcia con il bus 21, che si prende comodamente dal centro di Newcastle e in circa 25 minuti ti porta dritto lì, nella zona di Gateshead. La fermata è a pochi passi dall’opera, e già dall’autostrada si inizia a intravedere la sua sagoma gigante stagliarsi contro il cielo.

Vederlo da vicino è un’esperienza molto più suggestiva di quanto mi aspettassi. Alto 20 metri, con 54 metri di apertura alare, è costruito interamente in acciaio e sembra quasi sospeso tra terra e cielo. L’atmosfera era perfetta: luce del tramonto, cielo un po’ velato, e pochissima gente intorno. Silenzio, vento e questo angelo immobile, quasi a fare da guardiano al nord.

Non ci sono barriere, né biglietti da fare: ci sei solo tu, l’Angelo, e il verde tutto intorno. È un’opera pubblica, gratuita, ma carica di significato.
Era nata per simboleggiare la rinascita di una terra segnata dall’industria e dalle miniere, e guardandolo lì, enorme e calmo, sembra quasi ricordarti quanto può essere forte e orgogliosa questa parte d’Inghilterra.

🛏️ il Leonardo Hotel Newcastle Quayside è una scelta che mi sento di consigliare con entusiasmo.

📍 Posizione strategica

Situato lungo la pittoresca Quayside, sulla sponda di Gateshead, l'hotel offre una vista incantevole sul fiume Tyne e sui suoi iconici ponti, come il Millennium Bridge e il Tyne Bridge. La posizione è ideale per raggiungere a piedi le principali attrazioni della città, tra cui il BALTIC Centre for Contemporary Art e il Sage Gateshead. Inoltre, la fermata del bus 21, che porta all'Angel of the North, è facilmente accessibile, rendendo comodi anche gli spostamenti fuori città.

🚲 Giorno 2 – Tra vento, mare e castelli: in bici fino a Tynemouth, poi treno per Durham

La nostra seconda giornata è iniziata presto, con una bella energia e tanta voglia di esplorare. Obiettivo della mattinata: raggiungere Tynemouth in bici, partendo da Newcastle. Abbiamo noleggiato le bici da Bikes on Tyne, un piccolo noleggio lungo il Quayside super efficiente: personale gentilissimo, bici in ottime condizioni e consegna rapidissima.

Il tempo? Tipico del nord dell’Inghilterra: cielo coperto, sole a tratti… e un bel vento contro. Ma niente che ci abbia fermati.

Abbiamo seguito un percorso ciclabile di circa 15 km che costeggia tutto il fiume Tyne fino al mare. Sulla carta è indicato come “facile”, e per buona parte lo è davvero: pianeggiante, sicuro, ben segnalato, ideale anche per chi non è super allenato. Ma attenzione: ci sono alcuni tratti con salite brevi ma intense, specialmente nei pressi di Wallsend e North Shields, che con il vento contro si fanno sentire eccome.

Per orientarci, abbiamo usato l’app Komoot (qui l'itinerario): semplicemente perfetta. Il tracciato è chiaro, aggiornato e pieno di indicazioni utili – impossibile perdersi.

Appena arrivati, abbiamo lasciato le bici un attimo da parte per goderci una passeggiata rilassata sulla spiaggia, ampia e dorata, con le onde che si infrangono potente e qualche pazzo che sfida il freddo facendo il bagno. L’atmosfera era tranquilla e autentica, zero turismo di massa, solo famiglie locali, surfisti e quel profumo di mare che ti entra nelle ossa.

A dominare tutto dall’alto, il suggestivo Tynemouth Castle & Priory: un complesso di rovine medievali affacciato sul mare, carico di storia e di vento. Lì il tempo sembrava essersi fermato. Ci siamo seduti un po’ a contemplare il panorama, con quella sensazione bellissima di essere lontani da tutto.

La vista sul Mare del Nord è qualcosa di stupefacente: riesci davvero a percepire tutta la potenza del mare, del vento e di ciò che va oltre l’orizzonte. È un mare selvaggio, forte, indomabile. Per tutto il tempo mi sono chiesta se, nei mesi più caldi, avrei avuto il coraggio di farci il bagno, visto che già con quel freddo pungente e quel vento tagliente c’era qualche impavido che si tuffava senza esitazione. Ma sono convinta che sia una cosa da local: solo chi ci è cresciuto può osare tanto.

Per il ritorno, visto che le gambe iniziavano a farsi sentire, abbiamo optato per una soluzione comodissima: abbiamo caricato le bici sulla metro (cosa consentita solo fuori dalle ore di punta) alla stazione di Tynemouth, linea gialla.

Siamo scesi a Monument, in pieno centro, ma abbiamo avuto un piccolo intoppo: stavano quasi per farci una multa dopo averci visti – due scappati di casa – trascinare le bici sulle scale mobili in mezzo alla città. Solo dopo abbiamo scoperto che avremmo dovuto scendere alla fermata precedente, meno centrale ma soprattutto non sotterranea. Ma ormai, il danno era fatto. Con un bel “For the next time” stampato in faccia, ce ne siamo andati facendo finta di niente, consapevoli però di averla scampata bella.

🥪 Pranzo vista ponte e poi... treno verso una perla del nord

Dopo aver riconsegnato le bici, eravamo affamati e felici. E non potevamo scegliere posto migliore di Quay Ingredient, un piccolo locale super curato proprio accanto al Tyne Bridge, famoso per le sue colazioni ma ottimo anche per un pranzo easy e gustoso.

Io ho ordinato un toast tipico con formaggio locale: croccante fuori, cremoso dentro, saporito al punto giusto – una coccola perfetta post-pedalata. Marco invece è andato all-in con un piatto misto che di solito viene servito a colazione, completo della loro specialità: il black pudding. Devo ammettere che, anche se all’apparenza può spaventare, il gusto è ... ancora peggio! Non vi sto a spiegare cos'è per il vostro bene.

Dopo pranzo, breve rientro in hotel per un riposino (ormai la strategia era collaudata: spezzare la giornata in due ci ha salvati dalla stanchezza!) e poi, puntuali alle 17, siamo saliti su un treno per Durham.

🏰 Pomeriggio a Durham – una favola tra colline, fiume e college

Durham dista solo 15 minuti di treno da Newcastle, e appena scesi si ha subito la sensazione di essere in un altro mondo. Una cittadina raccolta, verdissima, medievale, con un’atmosfera da film. Non a caso, alcune scene di Billy Elliot sono state girate proprio qui!

Abbiamo iniziato la visita a piedi, girando il centro storico tra:

  • la Cattedrale di Durham, maestosa e silenziosa, patrimonio UNESCO;

  • il Castello di Durham, oggi sede dell’università;

  • il fiume Wear, che abbraccia la città creando scorci da cartolina.

Qui il mio itinerario. 

A un certo punto abbiamo fatto volare il drone sopra il fiume: immagini pazzesche, con la luce dorata del pomeriggio che accendeva le case in pietra e le guglie della cattedrale. In sottofondo, si sentivano i colpi secchi di una partita di cricket: sì, perché qui il tempo sembra davvero rallentare.

Per cena, qualcosa di semplice ma speciale: trancio di salmone e riso al cocco altamente piccante, mangiato da Turtle Bay seduti in un localino di fronte alle case vittoriane in stile "Billy Elliot", immerse nel verde.

Durham è una città universitaria viva ma tranquilla, con un'eleganza senza ostentazione e un’anima giovane. Un mix perfetto che ci ha conquistati in poche ore.

🚆 Rientro poetico (e un po’ affamato)

Alle 21 abbiamo ripreso il treno per tornare a Newcastle. Il viaggio è stato breve ma intenso, con il casco di mini banane mangiate al volo per tamponare la bocca ancora in fiamme.

🗓️ Giorno 3 – Tra la storia di York e il verde del Peak District

La giornata è iniziata presto, lasciandoci alle spalle Newcastle per prendere un comodo treno diretto a York, una delle città più affascinanti e ricche di storia dell’Inghilterra.

🚆 Newcastle → York
Durata del viaggio: circa 54 minuti (tempo medio: 59 minuti)
Frequenza: circa 78 treni al giorno, con partenze ogni 20–30 minuti
Primo treno: 04:21
Ultimo treno: 22:45
Operatori: LNER, CrossCountry, TransPennine Express, Lumo
Prezzo: a partire da £4.75 se prenotato in anticipo

Dopo poco meno di un’ora di viaggio, verso le 10 del mattino, siamo scesi dal treno e siamo stati accolti da un centro storico che sembrava uscito da una fiaba medievale.

Sembrava quasi di entrare in una cartolina d’altri tempi. Lì l’Inghilterra mostrava il suo volto più autentico: torri gotiche che svettavano sopra i tetti rossi, stradine acciottolate che si intrecciavano tra case a graticcio, pub secolari dove il tempo pareva essersi fermato.

La città profumava di storia, ma anche di pane caldo e birra scura. Passeggiare per il centro è stato come camminare dentro un racconto medievale: le insegne in legno scricchiolavano al vento, le vetrine traboccavano di oggetti curiosi e il cielo, grigio o sereno che fosse, aggiungeva sempre un tocco teatrale alla scena.

Ogni angolo di York raccontava qualcosa: dai resti delle mura romane alla maestosità della York Minster, tutto parlava di un passato che lì non era mai davvero passato. Eppure, tra una pie fumante e una tazza di tè in porcellana, la città riusciva a essere sorprendentemente viva, accogliente e sincera.

È l’Inghilterra delle storie vere, quella che non ha bisogno di effetti speciali per incantarti. È bastato camminare, respirare l’aria frizzante del nord, e lasciarsi guidare dalla bellezza discreta ma intensa di un luogo che custodisce l’anima del Paese.

Appena fuori dalla stazione, ci siamo diretti verso il cuore pulsante della città: York Minster. La sua imponente facciata gotica lasciava senza fiato, e anche solo ammirarla dall’esterno bastava per cogliere la grandezza di questo edificio. Abbiamo passeggiato poi per le Shambles, il dedalo di vicoli stretti e case a graticcio che sembrava appartenere a un’altra epoca. Ogni angolo era fotogenico e carico di atmosfera: botteghe, insegne in ferro battuto, e l’inconfondibile odore di bakery nell’aria.

📍 Cosa abbiamo visto a York in poche ore

York Minster
Una delle più grandi cattedrali gotiche d’Europa. Anche solo l’esterno merita la sosta.

The Shambles
Stradina medievale iconica, con edifici pendenti e botteghe caratteristiche. Sembrava uscita da Harry Potter.

Shambles Market
Mercatino all'aperto con bancarelle di artigianato, street food e souvenir locali.

Clifford’s Tower
Torre normanna che offre una bella vista sulla città. Rapida salita per una foto panoramica.

York City Walls
Parti delle mura romane medievali sono ancora percorribili. Anche un tratto breve regala belle viste.

The Shambles Tavern / Pieminister
Ottimo posto dove abbiamo assaggiato una pie tradizionale inglese prima di riprendere il viaggio.

Qui il mio itinerario

Verso mezzogiorno ci siamo concessi una pausa gustosa con un pranzo tipico e sostanzioso: una pie fumante nel cuore degli Shambles, ovviamente. Tra pasticci di carne, patate e verdure di stagione, ci siamo lasciati avvolgere dai sapori più autentici della tradizione britannica, il tutto in un’atmosfera d’altri tempi.

Alle 13:00 siamo saliti a bordo del treno per Sheffield, lasciandoci alle spalle il fascino storico di York per dirigerci verso paesaggi più selvaggi. Il viaggio è trascorso tranquillo, tra colline dolci e campagne verdi che sembravano già annunciare l’arrivo nel cuore del Peak District.

🚉 York → Sheffield
Durata del viaggio: tra 45 minuti e 1 ora e 14 minuti, a seconda del servizio
Frequenza: circa 54 treni al giorno, con partenze ogni 30–40 minuti
Primo treno: 04:40
Ultimo treno: 22:25
Operatori: CrossCountry, Northern, TransPennine Express
Prezzo: a partire da £4.80 se prenotato in anticipo

Una volta arrivati a Sheffield, ci siamo diretti verso la nostra sistemazione per prenderci un paio d’ore per ricaricare le energie con un bel riposino in camera. Dopo tre giorni intensi, un momento di calma è più che meritato.

Per il pernottamento a Sheffield, consiglio il Novotel Sheffield Centre: posizione centrale, camere confortevoli e ottimo punto di partenza sia per riposarsi dopo il viaggio, sia per proseguire verso il Peak District il giorno seguente.

Dopo un po' di meritato riposo, abbiamo fatto una breve passeggiata a Sheffield  una città che sorprende in silenzio. Spesso sottovalutata rispetto ad altre mete del nord dell’Inghilterra, ha un’anima autentica e un cuore verde. Situata ai margini del Peak District, mescola passato industriale e rinascita creativa, con spazi verdi, gallerie d’arte, birrifici artigianali e una comunità giovane e vivace. Non è la classica città da “colpo di fulmine”, ma ha quel fascino discreto che si lascia scoprire un passo alla volta.

Qui il nostro itinerario.

Dopo la passeggiata abbiamo lasciato la città per immergerci nella natura del Peak District. Alle 17:14, siamo saliti a bordo di un treno diretto a Edale, un viaggio di circa 32 minuti che ci conduce attraverso paesaggi sempre più verdi e collinari .Trainline+3Omio+3Rome2Rio+3

Arrivati a Edale, un pittoresco villaggio incastonato tra le colline, ci siamo incamminati verso il sentiero che ci porta in cima al Mam Tor. Il percorso ad anello di circa 6 km che guida attraverso campi aperti e sentieri lastricati, offrendo viste mozzafiato sulla valle sottostante .National Trust.

Cliccate qui per vedere il percorso.

La salita al Mam Tor, noto anche come "Shivering Mountain", è dolce ma costante, e una volta in cima, siamo stati ricompensati con panorami spettacolari a 360 gradi. Il cielo limpido ci permette di vedere fino all'orizzonte, e abbiamo deciso di far volare il drone per catturare la bellezza del paesaggio dall'alto.

Dopo aver scattato alcune foto e video, ci siamo seduti sull'erba , lasciandoci avvolgere dal silenzio e dalla maestosità della natura circostante. Il vento leggero e le pecore creavano un'atmosfera di pace e serenità, rendendo questo momento uno dei più memorabili del nostro viaggio.

Con il cuore colmo di gratitudine, abbiamo così iniziato la discesa, completando l'anello che ci ha riportato a Edale.

🍽️The Rambler Inn

Per la cena ci siamo rifugiati in un vero e proprio gioiello da film romantico inglese, quel tipo di posto che ti fa pensare subito a L’amore non va in vacanza. Un cottage tipico, tutto in legno e pietra, con un camino che scoppietta, poltrone in tessuto consumato dal tempo e un lungo bancone di legno scuro dietro cui si muove il personale con la calma di chi conosce ogni cliente.

L’aria era pregna di profumi: stufato fumante, pane appena sfornato e birra Guinness, così amara da farti spalancare gli occhi, ma irresistibile. Io ho optato per un’altra pie, la classica steak and ale, ricca e saporita, mentre Marco ha scelto uno stinco tenerissimo, cotto alla perfezione.

La sensazione? Pace dei sensi, una calma profonda che ti avvolge e ti fa sentire a casa. Non so voi, ma a me luoghi così emozionano più delle grandi città: la campagna inglese ti riempie gli occhi di verde e ti scalda il cuore come poche cose sanno fare. Quella sera, seduti lì, abbiamo capito davvero cosa significa sentirsi avvolti dalla quiete e dal calore di un angolo di mondo speciale.

🗓️Giorno 4 - Da Sheffield a Birmingham: un viaggio tra natura e metropoli

La mattinata inizia con calma, abbiamo lasciato Sheffield dieretti verso la stazione per prendere il treno in tarda mattinata, tra le 11:00 e le 12:30, diretto a Birmingham. Il viaggio dura circa un’ora e mezza, attraversando paesaggi che cambiano lentamente, da colline verdeggianti a aree più urbane, preparandoci al ritmo vivace della città delle mille industrie.
Il treno è comodo e ci regala qualche momento di relax prima di tuffarci nell’atmosfera dinamica di Birmingham.

Cosa vedere della città:

✝️ Cattedrale di San Filippo (St. Philip's Cathedral)

  • Una delle cattedrali più piccole d’Inghilterra ma ricca di fascino.

🏛️ Victoria Square

  • Il cuore istituzionale della città, circondato da edifici storici come il municipio e la Council House.

🖼️ Museo e Galleria d’Arte di Birmingham

  • Tappa ideale per un’immersione nella storia locale e nell’arte, da quella vittoriana a opere contemporanee.

📚 Library of Birmingham

  • Una delle biblioteche pubbliche più grandi d’Europa.

🏢 The International Convention Centre (ICC)

  • Centro congressi moderno lungo il canale, vicino alla vivace Brindleyplace.

🌊 Gas Street Basin

  • Zona pittoresca lungo il canale, perfetta per scattare foto e respirare l’atmosfera del vecchio porto industriale.

🚶‍♀️ Canalside Walk

  • Passeggiata scenografica lungo i canali. Un angolo inaspettato di tranquillità tra palazzi e vita urbana.

🛤️ Fleet Street

  • una zona tranquilla ma vicina ai canali e alle vie principali.

🏁 Jewellery Quarter

  • Case storiche restaurate che mostrano com’era la vita nel passato industriale. Interessante per una breve visita.

🛍️ Cannon Street

  • Stradina pedonale del centro piena di boutique, pub e atmosfera vivace.

📸 Albert Street

  • Strada minore che offre scorci interessanti, ideale per chi ama catturare l’architettura urbana.

🎨 Digbeth

  • Quartiere creativo e alternativo

Qui la prima e qui la seconda parte dell'itinerario. 

Devo essere onesta: Birmingham è una città interessante, ma non mi ha colpito particolarmente. La zona dei canali è indubbiamente suggestiva, anche se, personalmente, preferisco quella di Manchester. In generale, l’ho trovata piuttosto sporca e un decisamente caotica.

Forse ha influito anche il fatto di arrivare da località del nord più tranquille e raccolte, dove si respira un’atmosfera più rilassata. Il contrasto con una città grande e frenetica come Birmingham si è fatto sentire subito.

Per la merenda ci siamo fatti davvero coccolare da El&n London: un tripudio di dolcezza da far paura! Io ho scelto una cheesecake cotta ai frutti di bosco, cremosa e irresistibile, mentre Marco si è buttato sulla cheesecake agli Oreo, un’esplosione di cioccolato e biscotti.
Ma non è finita qui: per accompagnare, abbiamo preso un vero “beverone” con panna montata e fragole, una bomba calorica degna di nota. Totale? Direi circa 10.000 calorie tra i due — euforia da zucchero da non credere!

Camminavamo quasi barcollando, con la sensazione di essere drogati da tutta quella dolcezza, ma hey, tutto perfettamente ok. A volte, concedersi un momento così è il vero lusso della giornata!

Ci è presa un po’ di risata sfrenata, perché non è mica questo il bello di una vacanza? Fare cose a caso, riderci sopra e non prendersi troppo sul serio. Tipo non prendere il gelato da 6 sterline, per poi spenderne 30 in dolci qui da Elen London — un paradosso che ci ha fatto sbellicare dalle risate!

Amo girare con il mio compagno proprio per questo: è come viaggiare con il migliore amico, con cui condividi ritmi, esigenze e la stessa curiosità. Non importa dove siamo, la compagnia giusta rende ogni momento speciale, buffo e indimenticabile.

Il nostro viaggio finisce qua ma abbiamo già nella testa il prossimo itinerario da percorrere in questo fantastico paese ... e sarà FOLLE proprio come noi due!

🍳🍞☕️Consiglio su dove pranzare in città vicino alla stazione: Grand Central Kitchen.

Il servizio è veloce e cordiale, e il posto ha un’atmosfera autentica, da classico locale cittadino dove si mescolano turisti e lavoratori di passaggio. Vi consiglio di prendere o i baked beans o la jacket poteto.