26 anni folli in Marocco

3/18/20258 min read

26 ANNI IN MAROCCO!!!

12 DICEMBRE

🎉 Festa al compleanno, festa tutto l'anno! 🎉

Ebbene sì, 26 anni e non sentirli (più o meno). E come ogni compleanno che si rispetti, si festeggia nel mio modo preferito: viaggiando! ✈️

Ora, c’è un dettaglio che accomuna due dei miei ultimi viaggi, ovvero quello in Polonia e quello in Marocco. Indovinate? Wizz Air mi ha cancellato il volo. Di nuovo. A sto giro, però, non mi faccio prendere dal panico, né dal nervoso. Li mando direttamente a quel paese, recupero il rimborso e cambio compagnia. EasyJet, salvaci tu.

E così, senza ulteriori intoppi, si parte. La prenotazione iniziale prevedeva solo un weekend a Marrakech. Ma, chissà come, il weekend si è magicamente trasformato in sei giorni. Marco non l'ha presa benissimo. “DOVEVAMO ANDARE VIA SOLO DUE GIORNI! DUE! COME ABBIAMO FATTO AD ARRIVARE A SEI?!”. Tranquillo Marco, sono dettagli.

Arriviamo a Malpensa armati di trolley, zaini e tanto entusiasmo. Il volo di tre ore fila liscio e atterriamo a Marrakech di sera, pronti a tuffarci nel caos marocchino. Prima missione: trovare il nostro autista. L’hotel mi aveva rassicurata: "Ci sarà una persona con un cartello col suo nome, sarà facilissimo trovarlo!".

Peccato che appena usciamo dall’aeroporto ci troviamo davanti un muro umano di autisti urlanti, cartelli ovunque, gente che sgomita e chiama nomi a caso sperando che qualcuno risponda. Una scena da film d’azione, mancano solo le esplosioni sullo sfondo.

Marco ed io ci guardiamo. Sappiamo cosa fare. Ci dividiamo per aumentare le possibilità di successo. Io inizio a perlustrare la folla con lo sguardo da cecchino, lui invece… beh, diciamo che dopo dieci secondi netti è già distratto davanti a un baracchino che vende qualche strana specialità locale. Deve capire se gli piace il cibo...Priorità, signori.

Nel frattempo, io mi muovo tra la folla scansando valigie, evitando di farmi rapire da tassisti abusivi, finché eccolo lì. Un cartello, un nome. Forse è il mio? Lo fisso, strizzo gli occhi, avanzo lentamente e mi fiondo verso il cartello della salvezza. Marco è ancora indeciso su cosa mangiare, ma poco importa. La missione è (quasi) compiuta. 

🏎️ Benvenuti su Mario Kart: Marrakech Edition 🏎️

Non vi sto nemmeno a raccontare il tragitto in taxi, amici. Vi dico solo che sembrava di essere su Percorso Arcobaleno di Mario Kart… o forse era l'autista che si era fumato l’arcobaleno. 🌈💨

Schivava motorini, cammelli e pedoni con la stessa nonchalance con cui io schivo gli imprevisti nei viaggi. Ogni curva era un’avventura, ogni sorpasso un atto di fede. Nel frattempo, cercava di distrarmi parlandomi in francese. Ora, io il francese lo so, lo capisco, lo parlo… ma ragazzi, che fatica! Tra il panico, la velocità e i miei neuroni che cercavano disperatamente di tradurre al volo, è stato un vero e proprio esercizio di sopravvivenza.

Tra otto incidenti sfiorati e altrettanti colpi di scena, arriviamo finalmente a destinazione: il nostro Riad Eden. Che spettacolo, ragazzi. Archi decorati, luci soffuse, profumo di spezie nell’aria… è proprio come nei film.

Ma prima di una bella dormita, c’è un’ultima grande sfida: la cena.
Ora, io so che Marco è più adattabile di quanto lui stesso creda, ma quando si tratta di cibo… diciamo che ci sono sempre margini di rischio. E se non gli piace? E se il piano B non esiste? Si salvi chi può.

Io sono tranquilla: la cucina marocchina è famosa in tutto il mondo, so già che mi piacerà. A lui, invece, serve solo un piccolo incoraggiamento… o un ultimatum. La soluzione? Tajine e via. 🍲

E che ve lo dico a fare. È la fine del mondo. Ce la divoriamo in pochi minuti, come se non avessimo mai mangiato in vita nostra. Missione compiuta.

E per chiudere in bellezza, un bel tè alla menta. 🍵 Vi dico solo che, dopo il Marocco, posso garantire di essere tornata molto idratata.

Ora sì che possiamo crollare a letto. Buonanotte Marrakech, siamo pronti per conquistarti. 😴✨

13 DICEMBRE 

Ci svegliamo con calma, il sole di Marrakech filtra tra le tende e promette una giornata spettacolare. Dopo una colazione degna di un sultano – tra spremute d’arancia dolcissime e pancake marocchini intrisi di miele e marmellate – ci lanciamo nella città, pronti a perderci (letteralmente).

Il souq ci avvolge con il suo caos meraviglioso: un labirinto di colori, odori e suoni. Profumo di spezie, cuoio e gelsomino si mescolano nell’aria mentre i venditori cercano di convincerci che abbiamo assolutamente bisogno di un tappeto (non importa che siamo arrivati solo con un bagaglio a mano).

Schiviamo motorini che sfrecciano a due centimetri da noi mentre incantatori di serpenti e musicisti berberi creano una colonna sonora surreale alla nostra esplorazione. Paghiamo biglietti a destra e a manca per entrare in cortili nascosti, palazzi decorati come gioielli e terrazze segrete che regalano viste mozzafiato. E poi, i giardini: oasi di pace nel cuore del caos, un’esplosione di verde tra mosaici e fontane zampillanti. Marrakech ci ha stregati, anche se devo ammettere che non è proprio "la mia città". Io sono più da ordine nord-europeo, dove i semafori vengono rispettati e i motorini non cercano di abbatterti a ogni angolo. Ma l’atmosfera qui è un’altra storia: un mix ipnotico di colori, profumi e caos organizzato che ti avvolge e ti trascina in un’esperienza unica… anche se ogni tanto vorrei un po’ di silenzio e un marciapiede senza ostacoli! 😆

Cosa non perdere:

Piazza Jemaa el-Fna

Giardini Majorelle

Palazzo Bahia

Madrasa di Ben Youssef

Souk di Marrakesh

Le Jardin Secret

Moschea Koutoubia

Tombe Saadiane

Palazzo El Badi

Museo di Marrakesh

Se volete un consiglio su dove mangiare la sera, segnatevi questo nome: Café Restaurant Dar L'hssira. Un piccolo gioiello nascosto tra le stradine di Marrakech, dove l’atmosfera è rilassata e il cibo è semplicemente fenomenale.

I prezzi sono più che onesti, perfetti per chi vuole godersi un'ottima cena senza svuotare il portafoglio. Con circa 10-15€ a persona, potete gustare piatti tradizionali preparati con ingredienti freschi e sapori autentici.

Il menù offre tajine deliziose, sia di carne che vegetariane, couscous abbondanti, e l’immancabile pastilla, un mix dolce-salato che vi sorprenderà. E ovviamente, il tutto accompagnato da tè alla menta servito con grande stile.

Se volete un’esperienza marocchina autentica, con cibo buonissimo e un’accoglienza calorosa, questo posto è una scelta sicura. Provare per credere! 😋

14-15-16 DICEMBRE 

Ed eccoci pronti a partire per un’avventura epica: il tour organizzato di 3 giorni che ci porterà fino al deserto del Sahara! 🚙🌵✨

Saltiamo a bordo del nostro van (che diventerà la nostra seconda casa per i prossimi giorni) e lasciamo il caos di Marrakech alle spalle.

Vi consiglio quello di Morocco Trip che al momento è il più quotato, con oltre 6000 recensioni e di punteggio 4.9 su 5 su Get your Guide. Link al tour: Tour

Siamo un gruppo di 11 persone: 3 filippini, 2 canadesi, 1 olandese, 1 marocchina, 1 australiana, 1 uruguaiano e noi due italiani. Solo a dirlo sembra l’inizio di una barzelletta… ma invece è la nostra squadra da viaggio internazionale! 🌍✈️

Le risate non sono mancate, soprattutto grazie alla nostra mitica signora olandese, che assaggiava qualsiasi cosa trovasse appesa agli alberi (ancora non sappiamo se tutto fosse commestibile, ma lei è sopravvissuta, quindi direi che va bene così). E poi c’era Phil, il nostro amico filippino, che trattava per comprare tappeti con la determinazione di un contrabbandiere del mercato nero—ci mancava solo la valigetta con i contanti e il codice segreto! 😂

Un mix esplosivo di culture, accenti e umorismo che ha reso questo viaggio ancora più memorabile. 

Non so perché, ma alle 6 di mattina tutti erano super concentrati a memorizzare i nomi di ognuno, come se fossimo in un corso accelerato di socializzazione. Una cosa carina, per carità… ma mentre loro snocciolavano i nomi con una freschezza invidiabile e la ragazza australiana era impegnata dire ogni 2 secondi e mezzo Oh my god!  io ero ancora in fase zombie. ☕️😵

Lo confesso: ho iniziato a ricordarli tipo il pomeriggio del secondo giorno. Prima di allora, erano tutti un simpatico mix di gitanti che chiamavo in modo generico ma a cui mi stavo già molto affezionando!

Diario di bordo: alla conquista del deserto! 🏜️🐪

Giorno 1 – Marrakech → Montagne dell’Atlante → Ait Ben Haddou → Ouarzazate → Boumaln Dades

Sveglia all’alba, zaino in spalla, pronti a partire. 🚙 Destinazione: il deserto!
Ma prima, attraversiamo le
Montagne dell’Atlante. E che ve lo dico a fare? Curve, salite, discese, panorami mozzafiato e stomaci messi a dura prova. Il nostro autista? Probabilmente un ex pilota di rally. 🏎️💨

Dopo aver sfidato la forza di gravità, il vento e superato il Passo del Tizi n’Tichka, arriviamo alla Kasbah di Ait Ben Haddou. E qui la scena è chiara: Netflix, fatti da parte. 🎬 Questo posto è così cinematografico che ci hanno girato il Gladiatore, Il Trono di Spade e mezzo catalogo di Hollywood.

Dopo un po’ di esplorazione e finti scatti da film, ripartiamo verso Ouarzazate, che è praticamente la Hollywood del Marocco (ma senza gli Oscar).

La giornata si conclude nel Boumaln Dades, dove ci aspetta un meritato riposo… ma solo dopo aver testato la resistenza del nostro stomaco con una cena berbera abbondante. 🍛

Giorno 2 – Gole del Todra → Deserto di Merzouga → Sandboarding → Cammelli & Tramonto

Dopo un sonno profondo (o forse un coma da troppa Tajine), ripartiamo verso le Gole del Todra, che sono tipo la versione marocchina del Grand Canyon. Poi un bel tè caldo per darci la carica e via al mercato nero dei tappeti! Che pacchia, ragazzi. 😎 Per me, che non sono proprio una pro della contrattazione, è stato più uno spettacolo che altro—tipo una maratona di trattative che sembravano non finire mai! 💥

Da un lato c’era Phil, il nostro filippino, che trattava con una grinta da negoziante esperto, mentre dall’altro c’era il resto del gruppo che osservava e tifava come se fossimo in una gara di Formula 1. "Dai, abbassalo ancora! Metti un po’ di pepe, Phil!" 😆

Alla fine, il prezzo scendeva come se stessero svendendo oro, e io ero lì a sorridere, chiedendomi come avrei mai potuto ottenere un simile sconto.

Poi via, verso Merzouga, dove ci aspetta il momento più atteso: il deserto del Sahara! 🌵🔥
Prima prova: il cammello. 🐪 Un’esperienza spirituale… per chi guarda. Per chi è sopra, invece, è più un mix tra le montagne russe e un'altalena. 
Ma tra le dune… che bellezza! 😍 Il deserto del Sahara ti entra dentro come un’emozione forte.

Ci godiamo il tramonto, che è indescrivibile, e poi ci prepariamo per una cena tipica che ci fa sentire veri berberi per una notte. 😋 Dopo un po’ di canto attorno al fuoco, la temperatura scende e la notte diventa gelida come un freezer, ma non importa, perché è una notte che non dimenticheremo mai. 🔥

Giorno 3 – Alba magica → Ritorno a Marrakech

Ci svegliamo al mattino, il 26esimo compleanno che arriva con tutta la sua bellezza, non vorrei essere da nessuna altra parte. Un’altra pagina di vita che mi resta dentro, e il Sahara che ci regala uno spettacolo che non si dimentica: svegliarsi nel deserto, con il sole che sorge tra le dune, è qualcosa di indescrivibile.

Dopo l’ultimo giretto in macchina sulle dune (che ci ha fatto sentire come dei veri pirati del deserto), siamo pronti per il lungo e spettacolare rientro. 🚙💨

Tra ore di macchina, soste per cibo e qualche pausa bagno da veri esploratori, finalmente arriviamo in città verso sera. Una rapida cena e via, direzione letto per ricaricare le pile. 😴

Eppure, sono questi i giorni che mi fanno sentire più viva che mai, con un sorriso che non se ne va e le sensazioni che solo un'avventura come questa ti può dare.

17 DICEMBRE 

Altro giorno, altro regalo. Oggi ci dedichiamo alla visita della città nuova di Marrakech, e vi dico, sembra di essere in un’altra città! 🏙️ Tanti negozi moderni, viali ampi, e l’atmosfera un po’ più occidentale. Se volete vedere i must di questa zona, non potete perdere il Jardin Majorelle, un’oasi di colori e tranquillità, e il Museo Yves Saint Laurent, che ti porta dentro l’universo creativo di uno dei più grandi stilisti. Poi c'è il Quartiere Gueliz, perfetto per chi ama fare shopping un po' più "internazionale". 👜

Ma, nonostante tutto questo, io preferisco la Marrakech più tradizionale, quella che ti respiri con il cuore e che ti entra sotto la pelle. È nel caos dei souq, nei colori dei tappeti, nei sorrisi dei venditori, nel profumo delle spezie… è lì che senti il vero spirito della città!

Siamo pronti per il rientro, con il cuore in gola e quella sensazione di nostalgia già in agguato. È incredibile come ogni viaggio ti lasci qualcosa dentro. Ma non ci fermiamo qui! Siamo già vogliosi di una prossima avventura da vivere, da ridere, da esplorare. Perché alla fine, viaggiare è proprio questo: un continuo “ci vediamo alla prossima destinazione!”