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Singapore è una città di contrasti, è la città dei divieti, della ultra ricchezza nelle zone centrali che sfuma fino a stravolgersi drasticamente in quelle più periferiche. È la città che non puoi paragonare a Kuala Lumpur ma neanche a Dubai. È avanguardia ma anche profonde radici con le culture locali. Qui, i grattacieli di vetro riflettono il sole dei tropici, mentre pochi isolati più in là l’odore pungente delle spezie ti accompagna nei vicoli di Little India. Gli stessi passi che ti conducono sotto le architetture futuristiche di Marina Bay possono riportarti in un attimo nel silenzio di un tempio buddista o nel caos vibrante dei mercati notturni. Singapore vive di un equilibrio instabile eppure perfetto: l’ordine imposto convive con la vitalità disordinata delle sue comunità. È un mosaico in cui ogni tessera — malese, cinese, indiana, occidentale — trova il proprio posto, contribuendo a una sinfonia urbana che non assomiglia a nessun’altra al mondo.


Camminandoci dentro, ci si sente sospesi tra il futuro e il passato, tra l’efficienza quasi maniacale e un’umanità che resiste nei dettagli: nelle bancarelle che servono piatti a pochi dollari, nelle case popolari HDB che raccontano storie di famiglie lontane dai lussi patinati, nei giardini che hanno trasformato una città in una foresta verticale. L’ho visitata nel 2018 ed è stato il primo viaggio con il mio allora compagno, oggi marito. È una di quelle città che ti colpiscono subito, fin dall’arrivo.
L’aeroporto di Singapore non è soltanto un luogo di transito: è quasi un’attrazione turistica, con giardini, cascate artificiali e un’organizzazione impeccabile. Ricordo che rimasi sorpresa dal fatto che un aeroporto potesse essere così moderno e piacevole. Dopo tante ore di volo, però, l’impatto iniziale è stato sonnolento. Il fuso orario si sente e nei primi momenti tutto sembra amplificato: il caldo umido che ti avvolge appena esci, il traffico ordinato ma continuo, i palazzi enormi che svettano ovunque. È una città che non lascia il tempo di orientarti con calma, ti travolge subito con le sue dimensioni e i suoi contrasti. Singapore è maestosità e caos allo stesso tempo. Da una parte ci sono Marina Bay Sands, Gardens by the Bay e i grandi viali del centro, con spazi giganteschi e uno sfarzo che lascia a bocca aperta. Dall’altra ci sono i quartieri popolari come Chinatown, Little India o Kampong Glam, dove si respira un’aria completamente diversa, più autentica e legata alle comunità che li abitano. In pochi minuti puoi passare da un grattacielo di lusso a un tempio buddista, da un centro commerciale futuristico a una bancarella di street food dove spendi pochi dollari. All’inizio tutto questo può disorientare, ma dopo qualche ora ci si abitua e si comincia a coglierne la logica. Singapore non è facile da paragonare ad altre città: non ha il ritmo caotico di Kuala Lumpur e non ha lo stesso lusso ostentato di Dubai. È un luogo a sé, con regole rigidissime, una pulizia quasi maniacale e un’efficienza che impressiona, ma anche con radici culturali forti che resistono al tempo e alla modernità. Per me rimane legata a un ricordo speciale, perché è stata la prima meta asiatica visitata con Marco. È stata una città che mi ha messo alla prova per l’impatto iniziale, ma che mi ha anche aperto gli occhi su un modo diverso di vivere l’Asia: ordinato, rigoroso, multiculturale e in continuo movimento.
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Un tempo era solo un villaggio di pescatori, sospeso tra le rotte marittime del Sud-Est asiatico. Nel 1819 arrivò l’inglese Stamford Raffles e intuì il potenziale di questo punto strategico: da quel momento Singapore divenne un porto franco, crocevia di commercianti cinesi, indiani, malesi e arabi. La città prosperò, ma fu anche teatro di guerre e occupazioni: durante la Seconda guerra mondiale cadde nelle mani giapponesi, e alla fine del conflitto tornò agli inglesi.
Il passo decisivo arrivò nel 1965, quando Singapore si separò dalla Malesia e, contro ogni previsione, divenne una città-Stato indipendente. Piccola, senza risorse naturali, decise di puntare tutto su commercio, innovazione e disciplina sociale. In pochi decenni si trasformò da porto caotico e povero a una delle metropoli più ricche, ordinate e futuristiche del pianeta.
Oggi Singapore è un mosaico vivente: grattacieli di vetro e giardini verticali convivono con i templi, le botteghe e i mercati delle comunità che l’hanno plasmata. È la dimostrazione che da un’isola minuscola può nascere una città globale, capace di unire passato e futuro in un equilibrio unico.
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Avere un’auto a Singapore è possibile, ma è considerato quasi un lusso. Il governo scoraggia l’uso eccessivo delle macchine per ridurre traffico e inquinamento, quindi i costi sono molto alti rispetto ad altri paesi.
Costi di acquisto
Per comprare un’auto non basta pagare il prezzo del veicolo: serve anche un Certificate of Entitlement (COE), un certificato che ti dà il diritto di possedere e usare l’auto per 10 anni. Il COE costa spesso più della macchina stessa e i prezzi variano in base alla domanda.
Costi di mantenimento
Oltre all’acquisto, ci sono spese fisse notevoli:
Assicurazione e tasse annuali elevate.
Parcheggi quasi sempre a pagamento, anche nei condomini.
Pedaggi elettronici (ERP), che si pagano ogni volta che entri in zone trafficate come il centro.
Benzina più cara rispetto ad altri paesi della regione.
La maggior parte dei residenti e quasi tutti i turisti non hanno bisogno dell’auto: la rete di trasporti pubblici è così efficiente che la macchina diventa superflua.
Come spostarsi?
Metropolitana (MRT e LRT)
La metro è il mezzo più comodo ed economico per spostarsi a Singapore. È veloce, pulita e copre praticamente tutte le zone turistiche più importanti, da Marina Bay a Chinatown, fino a Orchard Road e Little India. Funziona dalle prime ore del mattino fino a mezzanotte circa.
Carte di viaggio
Per pagare i trasporti pubblici hai tre opzioni:
EZ-Link o SimplyGo EZ-Link, carte ricaricabili pratiche e diffuse.
Singapore Tourist Pass, che offre viaggi illimitati su metro e bus per 1, 2 o 3 giorni, pensato per i turisti.
Carte contactless o wallet sul telefono (Visa, Mastercard, Apple Pay, Google Pay), che puoi usare direttamente ai tornelli e sugli autobus.
Se resti pochi giorni, la carta di credito contactless è la scelta più semplice. Se invece rimani più a lungo, conviene l’EZ-Link o il Tourist Pass.
Autobus
Gli autobus sono puntuali e coprono zone non raggiunte direttamente dalla metro. Anche qui si paga con EZ-Link o carta contactless. Ricorda che, se paghi in contanti, serve l’importo esatto perché non viene dato resto.
Taxi e Grab
I taxi sono sicuri e affidabili, ma più cari rispetto a metro e bus. Grab, l’equivalente di Uber, è spesso più conveniente e altrettanto comodo.
Battelli sul fiume
Sul fiume Singapore ci sono i bumboats o river taxis. Non sono pensati come vero trasporto urbano, ma più come esperienza turistica: collegano Clarke Quay, Boat Quay ed Esplanade offrendo una vista diversa sulla città.
𝖦𝗂𝗈𝗋𝗇𝗈 1 – 𝖨𝗅 𝖼𝗎𝗈𝗋𝖾 𝖽𝗂 𝖲𝗂𝗇𝗀𝖺𝗉𝗈𝗋𝖾: 𝖬𝖺𝗋𝗂𝗇𝖺 𝖡𝖺𝗒 & 𝖲𝗄𝗒𝗅𝗂𝗇𝖾
Mattina
Inizia la tua avventura a Merlion Park, simbolo della città, con vista spettacolare sul Marina Bay Sands. Passeggia lungo la baia fino all’Esplanade – Theatres on the Bay, l’edificio iconico a forma di durian, e lasciati sorprendere dall’architettura unica. Prosegui con la visita all’ArtScience Museum, dove mostre interattive e futuristiche ti faranno immergere nell’innovazione e nella creatività di Singapore.
Pranzo
Gusta un pranzo autentico al Lau Pa Sat Hawker Centre, tempio dello street food locale. Non perdere i satay e il classico Hainanese Chicken Rice.
Pomeriggio
Dedica il pomeriggio alla scoperta del Civic District, cuore storico e culturale della città: passeggia tra il Padang, il Victoria Theatre e la National Gallery. Completa la visita con la salita allo SkyPark del Marina Bay Sands, da cui potrai ammirare una vista mozzafiato sullo skyline di Singapore.
Sera
Per cena, fermati a Makansutra Gluttons Bay, un hawker a cielo aperto famoso per il chili crab e altri piatti locali. Concludi la serata passeggiando tra le Supertrees dei Gardens by the Bay, ammirando lo spettacolo di luci Garden Rhapsody. Se hai ancora energia, termina con un drink al Ce La Vi Rooftop Bar del Marina Bay Sands, godendoti la città illuminata dall’alto. Noi l'abbiamo fatto ed è stata un'esperienza magica... drink, musica e che vista!!!
Merlion Park
Esplanade – Theatres on the Bay
ArtScience Museum
Lau Pa Sat Hawker Centre
Civic District
Marina Bay Sands SkyPark
Gardens by the Bay
💡 Consiglio: Per goderti al meglio il Marina Bay Sands SkyPark, cerca di arrivare poco prima del tramonto: vedrai la città sia alla luce del giorno sia illuminata dalle luci serali, uno spettacolo mozzafiato. Se vuoi scattare foto iconiche, il ponte pedonale vicino all’Helix Bridge offre angolazioni perfette senza troppa folla.


𝖦𝗂𝗈𝗋𝗇𝗈 2 – 𝖨 𝗊𝗎𝖺𝗋𝗍𝗂𝖾𝗋𝗂 𝗆𝗎𝗅𝗍𝗂𝖼𝗎𝗅𝗍𝗎𝗋𝖺𝗅𝗂
Mattina
Inizia la giornata a Chinatown, tra lanterne rosse e templi suggestivi. Visita il Buddha Tooth Relic Temple, il coloratissimo Sri Mariamman Temple e il Chinatown Heritage Centre, che racconta la storia della comunità cinese a Singapore. Poi dirigiti verso Ann Siang Hill e Club Street, passeggiando tra boutique, caffè alla moda e murales. Se hai tempo, fai un salto al Thian Hock Keng Temple, vicino e molto affascinante.
Pranzo
Gusta un pasto autentico in uno degli hawker centre più celebri: il Maxwell Food Centre. Qui non puoi perderti il famoso Tian Tian Hainanese Chicken Rice.
Pomeriggio
Prosegui verso Little India, un tripudio di colori, profumi e vivacità. Visita il Sri Veeramakaliamman Temple, il Tekka Centre e l’Indian Heritage Centre, e approfitta delle vie secondarie come Dunlop Street e Campbell Lane per scattare foto di street art. Concludi il pomeriggio con un tè al Raffles Hotel, accompagnato dal celebre Singapore Sling.
Sera
Trascorri la serata a Kampong Glam, cenando in uno dei ristoranti arabi o mediorientali tra Arab Street e Bussorah Street, ammirando la Sultan Mosque illuminata. Dopo cena, esplora Haji Lane, tra vicoli colorati pieni di murales, boutique indipendenti e bar alternativi.
Chinatown
Ann Siang Hill
Maxwell Food Centre
Little India
Raffles Hotel
Kampong Glam
Haji Lane
💡 Consiglio: A Little India, oltre al tempio e al centro culturale, passeggia anche per Serangoon Road e scopri i piccoli negozi di spezie e tessuti: l’atmosfera è incredibile. Prenota il tè al Raffles Hotel un po’ prima delle 16:00 per evitare la ressa.
𝖦𝗂𝗈𝗋𝗇𝗈 3 – 𝖭𝖺𝗍𝗎𝗋𝖺 𝖾 𝗆𝗈𝖽𝖾𝗋𝗇𝗂𝗍à
Mattina
Inizia la giornata ai Singapore Botanic Gardens, patrimonio UNESCO, con i suoi laghi e giardini tropicali. Gli appassionati di orchidee non possono perdere il National Orchid Garden, una vera meraviglia botanica. Dopo la passeggiata, immergiti nell’energia di Orchard Road, la via dello shopping più famosa della città, visitando mall iconici come ION Orchard e Paragon.
Pranzo
Scegli un food court moderno come Food Republic per gustare piatti locali in versione street food, ma in un ambiente comodo e climatizzato.
Pomeriggio
Approfondisci la storia e la cultura di Singapore al National Museum of Singapore, o scegli il Peranakan Museum per un’immersione nella cultura dei discendenti cinesi-malesi. Nel tardo pomeriggio, torna ai Gardens by the Bay per esplorare le serre spettacolari: la Flower Dome e la Cloud Forest.
Sera
Cena in un ambiente rilassato come Satay by the Bay, gustando satay e altri piatti locali, e concludi la serata con lo spettacolo di luci sulle Supertree Grove ai Gardens o con il Marina Bay Sands Laser Show.
Singapore Botanic Gardens
Orchard Road
National Museum of Singapore
Gardens by the Bay – Flower Dome & Cloud Forest
💡 Consiglio: Al Botanic Gardens, non perdere il National Orchid Garden: è il più grande giardino di orchidee del mondo e il posto ideale per foto suggestive. Dopo il museo, se il tempo lo permette, passeggia lungo il Dragonfly Lake ai Gardens by the Bay: è meno affollato e molto rilassante.
𝖦𝗂𝗈𝗋𝗇𝗈 4 – 𝖠𝗏𝗏𝖾𝗇𝗍𝗎𝗋𝖺 𝖺 𝖲𝖾𝗇𝗍𝗈𝗌𝖺
Mattina
Raggiungi Sentosa Island in monorotaia o funivia panoramica e goditi la vista spettacolare. Il percorso più comodo è tramite la Sentosa Express, la monorotaia che parte dal centro commerciale VivoCity (piano 3, stazione HarbourFront della MRT): in pochi minuti ti porta direttamente sull’isola con fermate strategiche vicino alle principali attrazioni. Se preferisci un’alternativa più scenografica, puoi salire sulla funivia dal Mount Faber o da HarbourFront, che regala una splendida vista sulla baia e sul porto. Rilassati sulle spiagge di Palawan o Siloso, a seconda che tu preferisca tranquillità o atmosfera più vivace. Poi visita il SEA Aquarium, uno dei più grandi del mondo.
Pranzo
Pranza in riva al mare in locali come Quayside Isle o Coastes, assaporando piatti freschi e vista sull’oceano.
Pomeriggio
Dedica il pomeriggio al divertimento: scegli tra Universal Studios Singapore, con giostre e spettacoli, oppure l’Adventure Cove Waterpark se preferisci giochi d’acqua. Prima di lasciare l’isola, passeggia nella zona di Resorts World Sentosa, tra negozi e bar.
Sera
Cena rilassata al Tanjong Beach Club o rientro in città. Concludi la giornata con lo spettacolo di luci Wings of Time, sulla spiaggia di Sentosa.
Sentosa Island
Palawan Beach
SEA Aquarium
Universal Studios Singapore
Tanjong Beach Club
💡 Consiglio: Prenota i biglietti di Universal Studios o dell’Aquarium online in anticipo per evitare code. Se ami la spiaggia, considera Palawan Beach per il tramonto: è più tranquilla e romantica rispetto a Siloso.
𝕊𝔼 𝕍𝕀 𝔸𝕍𝔸ℕℤ𝔸 𝔻𝔼𝕃 𝕋𝔼𝕄ℙ𝕆
Natura fuori dal centro
MacRitchie Reservoir + Treetop Walk → trekking leggero nella giungla urbana, con passerella sospesa sopra la foresta. Perfetto se vuoi vedere la parte più verde di Singapore.
Southern Ridges → camminata panoramica tra ponti sospesi e parchi, vista spettacolare sulla città.
Cultura ed esperienze uniche
Peranakan Museum → per scoprire la cultura ibrida malese-cinese tipica di Singapore.
Night Safari → lo zoo notturno più famoso del mondo, esperienza insolita e unica.
River Cruise sul Singapore River → al tramonto, per vedere la città dall’acqua.
Food & Lifestyle
Newton Food Centre → un altro baracchino iconico (famoso anche grazie a Crazy Rich Asians).
Tiong Bahru → quartiere meno turistico, con librerie indipendenti, murales e café hipster.
Clarke Quay → se ti va una serata più vivace, tra cocktail bar e musica sul fiume.
Alternative a Sentosa
Se pensi che Universal Studios non faccia per te, puoi sostituirlo con:
Fort Siloso (museo militare e panorami sulla baia)
Adventure Cove Waterpark (scivoli acquatici e snorkeling artificiale)
Oppure più relax: una giornata intera di spiaggia a Tanjong Beach Club.


𝔻𝕠𝕧𝕖 𝕕𝕠𝕣𝕞𝕚𝕣𝕖?
Budget / economico
Hotel Boss Vicino a Lavender, facile accesso ai mezzi pubblici, zona vivace
Hotel Mono Chinatown – posizione centrale, comodo per spostamenti
Medio / comfort + design
Hotel G Singapore Bugis, vicino a quartieri “cool”, buon accesso ai trasporti
lyf Funan Singapore Zona Funan / City Hall, molto centrale
Lusso / top level
Capella Singapore Sentosa Island — atmosfera tranquilla ma con accesso relativamente facile al centro
Mandarin Oriental, Singapore Marina Centre / Marina Bay — vista spettacolare, vicino alle maggiori attrazioni
🌟 Dormire al Marina Bay Sands
Dormire al Marina Bay Sands. Non si tratta solo di un hotel di lusso, ma di un’icona architettonica che tutti riconoscono per la sua “barca” sospesa tra tre torri. Le camere sono moderne, spaziose e con viste spettacolari sulla città o su Marina Bay, ma il vero motivo per cui vale la pena soggiornare qui è lo SkyPark: la terrazza panoramica che ospita bar, ristoranti e soprattutto la piscina a sfioro più lunga del mondo, accessibile solo agli ospiti. Trovarsi lì all’alba o al tramonto, con lo skyline che si accende sotto di te, è un momento che fa capire perché questo hotel sia considerato un’attrazione tanto quanto i giardini o i musei della città. È costoso, certo, ma per molti viaggiatori è l’esperienza da vivere almeno una volta nella vita a Singapore.
𝕃𝕒 𝕔𝕚𝕥𝕥à 𝕕𝕖𝕚 𝕕𝕚𝕧𝕚𝕖𝕥𝕚? 𝕤𝕔𝕠𝕡𝕣𝕚𝕒𝕞𝕠𝕟𝕖 6
Chewing gum vietato
Non puoi vendere gomme da masticare (eccetto quelle terapeutiche). Provare a masticarne una fuori dalle regole? La multa ti farà pentire subito!
Divieto di vendere latte aromatizzato non autorizzato
Non puoi vendere latte aromatizzato senza permessi: un esempio del rigore di Singapore anche sulle cose più insolite.
Divieto di attraversare fuori dalle strisce
Anche se la strada è deserta, attraversare “a casaccio” è multato. Gli abitanti ti guardano come se stessi commettendo un crimine epocale.
Mozziconi di sigaretta? Mai per terra
Anche il più piccolo mozzicone può costarti caro. La città è così pulita che i turisti spesso controllano di non aver lasciato nulla dietro di sé.
Niente sputi per strada
Sputare in pubblico è severamente vietato. In altre città sarebbe solo un gesto fastidioso, qui può costarti caro!
Dentiere usate? No, grazie
Vendere o importare dentiere di seconda mano è illegale. Il rigore igienico di Singapore non lascia spazio a compromessi, nemmeno per un sorriso vintage.
🅽🅾🅽 🆅🅾🅶🅻🅸🅾 🆃🅾🆁🅽🅰🆁🅴 🅰 🅲🅰🆂🅰...
un paio di idee per proseguire la vostra avventura...
templi, risaie e relax
piantagioni, foreste e mare
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