TᑌᑎIᔕIᗩ Oᑎ TᕼE ᖇOᗩᗪ: 10 GIOᖇᑎI Tᖇᗩ ᗰᗩᖇE, ᗪEᔕEᖇTO E ᐯIᒪᒪᗩGGI ᗷEᖇᗷEᖇI
𝔏𝔞 𝔪𝔦𝔞 𝔢𝔰𝔭𝔢𝔯𝔦𝔢𝔫𝔷𝔞
Quello che vi racconto oggi è un viaggio che ho fatto nel 2014 insieme alla mia famiglia e a quella di una mia amica, Chiara (ve la menziono perché ritornerà un paio di volte in episodi estremi), in Tunisia. Non siamo atterrati a Tunisi, ma abbiamo scelto come base l’isola di Djerba, dove ci siamo concessi qualche giorno tra mare e relax, prima di partire per un’escursione privata alla scoperta della Tunisia continentale, organizzata con un tour locale.
È stata la mia vacanza preferita? Non direi. Non perché non mi sia piaciuta, ma semplicemente perché, a distanza di anni, non la ricordo con la stessa nitidezza di altri viaggi. Eppure, la Tunisia è un luogo che lascia il segno e che merita assolutamente di essere scoperto: vario, affascinante, ricco di storia e paesaggi sorprendenti.
Per questo voglio raccontarvela con piacere. Vi porterò prima a Djerba, dove vi darò qualche consiglio su cosa visitare basandomi sulla mia esperienza, e poi vi guiderò lungo l’itinerario che abbiamo scelto nell’entroterra, che considero davvero completo e perfetto per chi desidera conoscere sia l’isola sia la Tunisia continentale.
Infine, vi lascerò anche il link al tour operator che ci ha accompagnato in questa avventura, e che vi consiglio caldamente se volete vivere un’esperienza simile senza dovervi preoccupare dell’organizzazione.




Pillole di Tunisia ✨
1. Puoi visitare Cartagine e scoprire la sua storia antica
Fondata dai Fenici nel IX secolo a.C., Cartagine fu rivale di Roma. Oggi le sue rovine raccontano secoli di storia mediterranea.
2. Il deserto del Sahara
Un terzo del Paese è ricoperto dal Sahara: dune dorate, oasi e villaggi berberi dove vivere esperienze uniche come un giro in cammello o una notte sotto le stelle.
3. Djerba, l’isola dei mosaici
Non solo mare: Djerba affascina con i suoi mercati, le case bianche dalle porte colorate e l’arte dei mosaici. Un mix perfetto di relax e cultura.
4. Lingua e cultura
Accanto all’arabo, il francese è molto diffuso. La Tunisia è un crocevia di tradizioni arabe, berbere e mediterranee che si riflettono in cucina, musica e artigianato.
5. Il cinema a cielo aperto
Dalle dune del Sahara a Matmata, la Tunisia è stata set di film iconici come Star Wars e Il paziente inglese.




𝕿𝖚𝖓𝖎𝖘𝖎𝖆 𝖔𝖓 𝖙𝖍𝖊 𝕽𝖔𝖆𝖉: 𝟏𝟎 𝕲𝖎𝖔𝖗𝖓𝖎 𝖙𝖗𝖆 𝕸𝖆𝖗𝖊, 𝕯𝖊𝖘𝖊𝖗𝖙𝖔 𝖊 𝖁𝖎𝖑𝖑𝖆𝖌𝖌𝖎 𝕭𝖊𝖗𝖇𝖊𝖗𝖎✍
🚗 Itinerario di 10 giorni alla scoperta della Tunisia
Giorno 1 – Arrivo a Djerba e relax in spiaggia
Giorno 2 – Houmt Souk, mercato e street art a Erriadh
Giorno 3 – Villaggi berberi, Guellala e cavalcata
Giorno 4 – Partenza da Djerba per escursione (case troglodite e porte del Sahara)
Giorno 5 – il lago che non è un lago
Giorno 6 – le oasi tra le montagne
Giorno 7 – Ksar Ghilane
Giorno 8 – il mercato delle spezie e il rientro a Djerba
Giorno 9 – Djerba
Giorno 10 – ritorno
Quando si pensa alla Tunisia, la mente vola subito al mare turchese e alle spiagge bianche. Ma questo Paese è molto di più: è un intreccio di culture, oasi nel nulla, città scavate nella roccia e tramonti infuocati sulle dune del Sahara.
Il bello è che tutto questo lo puoi vivere partendo e tornando da Djerba, l’isola delle spezie e dei mercati colorati, senza mai salire su un aereo interno.
Ecco il mio itinerario da dieci giorni, costruito passo passo, tra avventura e momenti di relax.
✈️ 𝓥𝓸𝓵𝓲 𝓜𝓲𝓵𝓪𝓷𝓸 – 𝓓𝓳𝓮𝓻𝓫𝓪: 𝓖𝓾𝓲𝓭𝓪 𝓹𝓻𝓪𝓽𝓲𝓬𝓪
📍 Aeroporto di arrivo
Djerba–Zarzis International Airport (DJE)
🛫 Da dove si parte a Milano
Milano Malpensa (MXP): voli diretti
Linate (LIN) / Bergamo Orio al Serio (BGY): solo con scalo
⏱ Durata volo
Diretto: circa 2h45 – 3h
Con scalo: da 4h a 7h, a seconda della connessione
✈️ Compagnie aeree
Diretti: Neos (MXP → DJE)
Con scalo: Tunisair, ITA Airways, Lufthansa, Air France, altre compagnie europee
💰 Prezzi indicativi A/R
Bassa stagione (novembre–marzo): da 150–200 €
Alta stagione (giugno–settembre): da 250–400 €
Last minute estate: anche oltre 450–500 €
🗓 Quando prenotare
3 mesi prima: ottimo prezzo garantito
Ultimo minuto: solo se sei flessibile con date e orari
🧳 Consigli pratici
Volo diretto = meno stress e più tempo a Djerba
Con scalo a Tunisi = soluzione più economica ma più lunga
Controlla se il bagaglio è incluso (alcune low cost fanno pagare tutto extra)
Valuta pacchetti volo+hotel: spesso costano meno del volo singolo
🌴 Quando andare in Tunisia
📅 Mesi migliori per la Tunisia
Aprile – Maggio → 🌸 Clima perfetto (24-28°C), spiagge tranquille, prezzi ancora bassi.
Giugno → 🌞 Inizio stagione balneare piena, mare già caldo.
Settembre – Ottobre → 🌴 Mare ancora caldo, temperature più miti, meno folla. Ottimo per combinare mare + escursioni.
Dicembre – Febbraio → 🍂 Clima mite (15-18°C), ideale per tour nel deserto e per chi vuole scoprire cultura e villaggi senza caldo eccessivo.
✨ In sintesi
Per mare e spiaggia: maggio, giugno, settembre, ottobre
Per deserto e cultura: novembre → marzo
Per evitare folle e prezzi alti: aprile, maggio, ottobre


𝟑 𝕲𝖎𝖔𝖗𝖓𝖎 𝖆 𝕯𝖏𝖊𝖗𝖇𝖆: 𝖙𝖗𝖆 𝖘𝖔𝖚𝖐, 𝖘𝖕𝖎𝖆𝖌𝖌𝖊 𝖊 𝖛𝖎𝖑𝖑𝖆𝖌𝖌𝖎 𝖇𝖊𝖗𝖇𝖊𝖗𝖎✍
Quando pensi a Djerba, la prima immagine che viene in mente è quella del mare cristallino. Ma questa piccola isola del sud della Tunisia è molto di più: è un mosaico di tradizioni, villaggi berberi, mercati vivaci e storie millenarie. In tre giorni puoi scoprire il suo volto autentico, tra relax e avventura.
🏖 Giorno 1 – Il mare e il ritmo lento dell’isola
La prima mattina a Djerba l'abbiamo passata con i piedi nella sabbia fine della spiaggia di Sidi Mahres (link google maps). L’acqua calma e turchese è perfetta per chi ha bisogno di staccare la spina. La giornata è scivolata lenta, tra un tè alla menta sorseggiato in riva al mare e una chiacchierata con un pescatore locale.
Se ami l’adrenalina, qui puoi provare kite surf o windsurf nella laguna: il vento non manca mai. Oppure puoi limitarti a un giro in kayak, godendomi la costa da un’altra prospettiva. Noi abbiamo deciso di provare il parapendio sull’acqua. “Tranquillo, rilassante, quasi romantico” – pensavo. Sì, certo. La realtà? Panico totale. Ero convinta di volare accanto a un istruttore esperto, invece chi mi trovo di fianco? Chiara. Con tutto il bene, ma lì ho capito che eravamo spacciate. Partiamo correndo sulla sabbia come due maratonete improvvisate, la vela si gonfia e… zac! In un attimo siamo in cielo, appese a una barca che corre come se dovesse scappare dalla Guardia Costiera. L’istruttore da sotto ci urlava comandi tecnici tipo “Tira la maniglia sinistra! Spingi la destra!”… io annuivo convinta, ma dentro di me pensavo: “Quali maniglie?!” Chiara per fortuna aveva capito almeno la metà delle istruzioni e ci ha guidate come una pilota di Formula 1 con la patente presa il giorno prima. Atterriamo, miracolosamente, sane e salve.
Risultato: adrenalina a mille e un ricordo che oggi mi fa ridere come una pazza… ma mentre eravamo in aria, giuro, avrei firmato il testamento.
🏘 Giorno 2 – Souk e arte a cielo aperto
Il secondo giorno è stato tutto dedicato alla scoperta culturale. Houmt Souk (google maps), il capoluogo, è un labirinto di vicoli dove il tempo sembra essersi fermato. Abbiamo iniziato dal mercato del pesce, dove i pescatori mettono all’asta il pescato del giorno in un’atmosfera chiassosa e vivace. Poi ci siamo persi tra i negozi di tappeti, ceramiche e spezie.
Il pomeriggio l'abbiamo passato a Erriadh (google maps), un villaggio diventato famoso per il progetto di street art Djerbahood: più di 200 murales firmati da artisti di tutto il mondo decorano le case bianche e azzurre. È come camminare in un museo a cielo aperto, ma con i bambini che giocano per strada e i vecchi che ti invitano a bere un tè.
La giornata si è conclusa con una visita alla sinagoga della Ghriba (google maps), uno dei luoghi di culto ebraici più antichi del mondo. Atmosfera raccolta, un silenzio che racconta secoli di convivenze culturali.




🐪 Giorno 3 – Villaggi berberi e tradizioni
Il terzo giorno abbiamo lasciato la costa per scoprire l’anima più autentica dell’isola. A Guellala (google maps), il villaggio della ceramica, abbiamo visto i maestri artigiani modellare l’argilla come si fa da generazioni. Poco più avanti, il Museo delle Arti e Tradizioni racconta usi e costumi di Djerba con ricostruzioni di case berbere e scene di vita quotidiana.
Il pomeriggio, invece, l'abbiamo dedicato al relax e...a una cavalcata sulla spiaggia!!! Ok, ora vi racconto di come una tranquilla passeggiata a cavallo sulla spiaggia si sia trasformata in un rodeo improvvisato. Io e Chiara, convinte di essere due grandi amanti dei cavalli (almeno sulla carta), decidiamo di farla a pelo, cioè senza sella e pure scalze. Perché no, no? L’idea sembrava buona: cavalli, mare, tramonto… praticamente un film.
Il primo pezzo con l’istruttore: tutto bene. Poi ci lasciano libere. Piccolo dettaglio: la spiaggia era piena di famiglie, bambini, turisti, praticamente un campo minato vivente.
E qui succede la magia: il mio cavallo decide che è l’occasione giusta per ricordarmi che non comando io, ma lui. All’improvviso parte al galoppo! E quello di Chiara, ovviamente, gli va dietro come se fosse una gara. Io che urlo, Chiara che mi urla “FERMALO, SE FERMI IL TUO SI FERMA ANCHE IL MIO!”, e io… che avevo già perso ogni tipo di controllo, trasformata in una specie di equilibrista disperata.
Intanto schivavo bambini come se fossero birilli in un bowling, con le madri che mi guardavano malissimo e io che pregavo di non diventare l’incubo della spiaggia.
Alla fine siamo sopravvissute. Non so come, ma ci siamo fermate. È stata una scarica di adrenalina degna del Far West… devo dire che Djerba mi ha messo duramente alla prova!!!.
Djerba e il mare
Souk e arte a cielo aperto
Villaggi berberi e tradizioni
𝕷'𝕴𝖙𝖎𝖓𝖊𝖗𝖆𝖗𝖎𝖔 𝖓𝖊𝖑𝖑'𝖊𝖓𝖙𝖗𝖔𝖙𝖊𝖗𝖗𝖆 ✍
🐪 Giorno 4 – Le case troglodite e la porta del Sahara
La mattina inizia con la partenza da Djerba verso Chenini, villaggio berbero arroccato dove il tempo sembra essersi fermato. Esplorerai le abitazioni trogloditiche e panorami mozzafiato per poi proseguire fino a Matmata, un luogo unico dove le case sono scavate nel tufo. Entrare in queste abitazioni è come fare un salto indietro nel tempo: la vita quotidiana si adatta perfettamente alla roccia, con stanze fresche d’estate e calde d’inverno. Alcune case hanno fatto da set per Star Wars, ma la magia vera è osservare come le famiglie vivono ancora qui, rispettando tradizioni antiche.
Piccolo aneddoto comico: la guida, serissima, ci racconta la storia del posto e dei suoi famosi prodotti agricoli. A un certo punto, con tono solenne, dice:
“Qui, da secoli, c’è molta figa…”
Silenzio. Noi ci giriamo l’uno verso l’altro con gli occhi spalancati, cercando di trattenere le risate… e ovviamente scoppiamo.
La guida ci guarda stranita, senza capire perché stiamo ridendo come matti. Poi la rivelazione: in realtà voleva dire che lì ci sono molti fichi. Ma con i plurali, si sa, può nascere qualche “piccolo” malinteso…
Nel pomeriggio si arriva a Douz, conosciuta come la “porta del deserto”. Qui il tramonto assume sfumature dorate e rosa sulle dune, mentre cammelli e guide locali attendono di accompagnarti in un giro indimenticabile. La notte si dorme in un campo tendato sotto un cielo stellato incredibile, dove ogni stella sembra raccontare una storia del deserto.
🌅 Giorno 5 – Il lago che non è un lago
All’alba si attraversa il Chott el Jerid, il grande lago salato che sembra un deserto di cristallo. I colori rosa e arancio riflettono il sole nascente e creano un paesaggio quasi surreale, che rimane impresso nella memoria. Proseguendo si arriva a Tozeur, una città di palmeti rigogliosi e case costruite con mattoni di fango, un perfetto contrasto tra natura e architettura tradizionale. Passeggiare tra le sue stradine è come sfogliare un libro di storia vivente.
🏞 Giorno 6 – Le oasi tra le montagne
Il viaggio continua in jeep verso le oasi di montagna: Tamerza e Mides. L’acqua scorre tra canyon rocciosi, formando cascate improvvise e creando angoli di frescura inaspettata. Più tardi, tra le rocce scolpite dal vento di Ong Jemel, si respira un’atmosfera quasi irreale. Le formazioni rocciose sembrano opere d’arte naturali, e chi ha visto Star Wars riconoscerà subito il paesaggio che ispirò Tatooine.
🏜 Giorno 7 – L’oasi segreta di Ksar Ghilane
Il ritorno verso sud riserva un’altra sorpresa: Ksar Ghilane, un’oasi nascosta tra le dune. Qui ci si può immergere nella sorgente naturale di acqua calda, rilassarsi o cimentarsi in un giro in quad fino al vecchio forte romano abbandonato. Tra le tende berbere, il tè alla menta diventa un rituale di vita: lento, accogliente e pieno di storie raccontate dai locali.
🛍 Giorno 8 – Il mercato delle spezie e ritorno a Djerba
Si riparte verso Gabès, famosa per il suo mercato di spezie: paprika, henné, datteri e mille aromi avvolgono i sensi. L’atmosfera è vivace, con colori e profumi che raccontano la cultura tunisina più autentica. Nel pomeriggio si rientra a Djerba, pronta a godersi un po’ di mare e a chiudere il giro del sud con dolcezza e tranquillità.
qui trovate l'itinerario su google maps di questo tour personalizzato da noi.


Tataouine
Matmata
Ksar Ghilane
Douz
Chott El Jerid
Tozeur
Oasi di montagna


Per seguire questo itinerario vi suggerisco il tour operator che abbiamo scelto noi:
GRAND-SAHARA-AVENTURES
💶 Prezzi indicativi a persona per un tour di 4 gorni
Opzione Guesthouse
5 persone → 400 €
4 persone → 460 €
3 persone → 540 €
2 persone → 730 €
Opzione Hotel 4★
5 persone → 485 €
4 persone → 535 €
3 persone → 625 €
2 persone → 805 €
✅ Incluso nel prezzo
Trasporto in 4x4 privato
Guida autorizzata ONTT
Pensione completa (dal pranzo del 1° giorno al pranzo del 4°)
Ingressi ai siti e visite previste
❌ Non incluso
Voli (nazionali o internazionali)
Bevande (eccetto acqua)
Attività extra facoltative
Spese personali e mance


⛵ Giorno 9 – Solo mare, solo Djerba
Dopo giorni intensi, arriva il momento del totale relax...forse...Prenotiamo una gita in barca che porta all’Isola dei Fenicotteri Rosa, con pranzo a base di pesce cucinato sul fuoco e tuffi in acque cristalline (così dice la descrizione dell'attività). Ora, voglio essere sincera, la gita mi ha fatto schifo. Un' escursione altamente turistica, con 1000 persone stipate su una barca per andare a vedere il nulla. Ha riunito le 3 cose che più odio in assoluto: gli eventi a tema (c'era della gente vestita da pirata), il caldo, gli agglomerati di persone...Vi lascio il link per completezza ma vi consiglio di fare altro, ad esempio stare semplicemente in spiaggia a rilassarvi dopo giorni intensi in cui macinerete sicuro tanti KM nell'entroterra.
La sera, passeggiare tra i vicoli di Houmt Souk illuminati dalle lanterne è un’esperienza magica: la luce calda si riflette sulle case bianche e azzurre, creando un’atmosfera fiabesca.
Decidiamo di andare a cena per il classico couscous. Atmosfera tipica, locale carinissimo, profumi da svenire. Arriva il piatto: sembra innocente, bello, colorato, invitante.
Primo boccone: BOOM. Un’esplosione di fuoco in bocca. Ci guardiamo tutti con le facce rosse, gli occhi che lacrimano, e la sensazione di avere un vulcano in eruzione sulla lingua. Un disastro.
Ma il problema è che era talmente buono che non potevamo smettere. Quindi ecco la scena: noi che alterniamo cucchiai di couscous a sorsi d’acqua, con pause per soffiare e ansimare. Ogni boccone era un mix di “oddio sto morendo” e “ok, un altro non resisto”.
Alla fine sembrava una gara di resistenza estrema: chi abbandonava era fuori. Nessuno ha mollato. Abbiamo finito i piatti tra lacrime, nasi che colavano e un’espressione da “mai più”… che in realtà voleva dire “quando torniamo?”
✈️ Giorno 10 – Arrivederci Tunisia
L’ultimo giorno è lento: un caffè tunisino, denso e aromatico, accompagna un po’ di shopping nella medina per portare a casa sapori e ricordi. Poi è il momento di salire sull’aereo, con la sensazione di aver vissuto mille viaggi in uno solo: mare, deserto, villaggi berberi e città. Alla fine mi sono divertita tanto per la compagnia e ho apprezzato i luoghi visitati. Non ci tornerei ma il ricordo è comunque molto piacevole.
CHE HOTEL VI CONSIGLIO A DJERBA?
Fascia economica (≈ 20–50 €/notte)
Villa Kenzy (Houmt Souk) — guesthouse semplice, pulita e molto apprezzata come base economica per esplorare il centro e il souk. Buona scelta se cerchi atmosfera locale e prezzi bassi.
Wostel Djerba / ostelli locali (Houmt Souk) — ostello con camere condivise e qualche stanza privata, ideale per risparmiare e incontrare altri viaggiatori. Perfetto se vuoi spendere poco e stare nel centro.
Fascia media (≈ 70–150 €/notte)
SENTIDO Djerba Beach (Midoun) — resort fronte mare con piscina e servizio turistico completo; spesso ha tariffe medie fuori dall’alta stagione. Buon mix spiaggia/servizi.
Hotel Telemaque Beach & Spa (zona Sidi Mahres / Midoun) — struttura 4★ con servizi ben tenuti, adatta a chi vuole comfort senza il prezzo del lusso assoluto.
Fascia lusso (> ~200 €/notte)
Hasdrubal Prestige Thalassa & Spa (Sidi Mahres / Houmt Souk) — resort di lusso con spiaggia privata e centro thalasso/SPA; camere ampie e servizio curato. Perfetto per relax e coccole.
Iberostar Selection Eolia Djerba — catena internazionale, ottima per chi cerca comfort da resort, spiaggia privata e servizi ben organizzati (ristoranti, attività, spa). Può rientrare nel lusso a seconda della tipologia camera.




🍽️ Dove mangiare / cosa provare
Specialità culinarie + ristoranti consigliati:
Specialità da non perdere
Couscous (di pesce o carne): piatto base, ogni zona lo prepara un po’ diversamente.
Brick / Brik: frittella sottile ripiena, spesso di tonno, uovo, erbe aromatiche.
Slata Mechouia: insalata di pomodori/grigliati, peperoni, cipolle, a volte con uova, tonno, capperi.
Doulma, Oyja, Tajina locali: piatti ricchi, speziati, molto caratteristiche.
Pesce fresco alla griglia, specie nei villaggi costieri (o nei ristoranti sul mare). Perfetto se vuoi qualcosa di semplice ma buonissimo.
Ristoranti e locali consigliati
El Sofra a Houmt-Souk: locale segnalato da più persone come molto buono, servizio curato ed esperienza autentica.
Haroun Restaurant vicino alla Marina: buona opzione se sei nei dintorni della costa per avere vista + atmosfera rilassata.
Fondouk / El Fondouk in Houmt Souk: ristorante bello, spesso consigliato, bel ambiente (cortile interno), buon mix pesce / piatti locali.
Nei resort, se vuoi qualcosa di comodo e senza muoverti troppo, guarda i ristoranti dell’hotel Golf Resort & Spa: vari menu, buffet e anche à la carte.
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