

15 DICEMBRE
Diciott’anni diversi dal solito 🎂✈️
C’è chi per i propri diciott’anni sogna una grande festa, chi desidera un iPhone o un regalo costoso.
Io, invece, volevo soltanto andare in Irlanda.
Così, attorno al 16 dicembre del 2016, ho organizzato quel viaggio che sognavo da tempo. Con lo zaino in spalla 🎒 e Claudia al mio fianco – un’amica di Firenze conosciuta durante l’avventura a Valencia (di cui vi parlerò) – siamo partite alla volta della capitale irlandese.
Le aspettative erano alte, l’emozione ancora di più: avremmo rivisto un gruppo di ragazzi e ragazze del posto conosciuti proprio in quella stessa esperienza spagnola.
Prime impressioni su Dublino 🌆
Dublino è una città viva, pulsante, e la natura che la circonda lascia davvero senza fiato.
Ricordo l’arrivo in appartamento – ma sarei disonesta se vi dicessi di rammentare esattamente quale fosse. Per questo vi lascio qui sotto alcune alternative abbordabili, perché sì, Dublino non è certo una città economica 💸.
1. Latchfords of Baggot Street
Tipo: Monolocali in centro.
Prezzo: A partire da circa €69 a notte
Ideale per: Viaggiatori in cerca di una base centrale, economica e funzionale.
2. Staycity Serviced Apartments (High Street, Christchurch)
Tipo: Aparthotel, quindi con servizi aggiuntivi (a volte lavanderia, reception, ambienti comuni).
Prezzo: Intorno a €79–85 a notte
Punto forte: Comodità e praticità, ottimo per brevi soggiorni nel cuore della città.
3. Capel Street Apartments
Tipo: Appartamenti centrali (probabilmente bilocali).
Prezzo: Circa €119 a notte
Adatto per: Chi vuole un po’ più di spazio stando comunque nel vivo della vita cittadina.
Noi, da grandi camminatrici, non abbiamo perso tempo: zaino lasciato e via, a scoprire la città. Quel primo giorno, senza esagerare, avremo percorso almeno venti chilometri 👣.
In giro per la città (qua alcuni must see su Google maps)
Visitare Dublino è come aprire un libro pieno di capitoli diversi: storia, letteratura, pub leggendari, ma anche parchi verdissimi e angoli moderni che raccontano una città in continua trasformazione.
Al primo posto c’è il Trinity College, con la sua celebre Old Library e il Book of Kells, uno dei manoscritti medievali più belli del mondo. Camminare tra quelle scaffalature di legno scuro, con migliaia di volumi antichi, sembra quasi un salto in un’altra epoca.
Poco distante si trova la Dublin Castle, che racconta otto secoli di storia, tra sale di rappresentanza e antiche fondamenta medievali. Accanto, non perdere la Chester Beatty Library, un museo meno conosciuto ma ricchissimo di manoscritti, arte islamica e orientale.
Il cuore religioso della città pulsa nella St. Patrick’s Cathedral, legata al patrono d’Irlanda e alla figura di Jonathan Swift, autore de I viaggi di Gulliver. Merita una visita anche la più piccola Christ Church Cathedral, che custodisce una suggestiva cripta medievale.
Per respirare l’anima letteraria di Dublino, città UNESCO della letteratura, vale la pena fermarsi al Dublin Writers Museum o dedicare tempo a un tour a tema James Joyce, Oscar Wilde o Samuel Beckett. Se invece ami la birra, non può mancare una tappa alla Guinness Storehouse, l’attrazione più visitata d’Irlanda: un percorso interattivo che culmina con una pinta nel Gravity Bar, da cui si gode una vista spettacolare sulla città.
Passeggiando per Dublino ci si imbatte in Temple Bar, il quartiere più famoso, un mosaico di pub, murales e musica dal vivo. È turistico, certo, ma almeno una pinta accompagnata da un violino tradizionale vale la pena. Se vuoi un’atmosfera più autentica, entra in uno dei pub storici di O’Donoghue’s o The Brazen Head, che si dice sia il più antico d’Irlanda.
Per chi ama i musei, la città offre il National Museum of Ireland, con sezioni dedicate all’archeologia e alla storia naturale, e la National Gallery, che custodisce opere di Caravaggio e Vermeer accanto ai grandi pittori irlandesi.
Una pausa verde è obbligatoria al St. Stephen’s Green, un parco nel cuore della città, e al Phoenix Park, uno dei più grandi parchi urbani d’Europa, abitato da cervi liberi che si lasciano avvicinare.
Infine, per un assaggio della Dublino più moderna e cosmopolita, vale la pena passeggiare nella zona dei Docklands, tra architettura contemporanea e scorci sul fiume Liffey, oppure attraversare l’iconico Ha’Penny Bridge, il ponte pedonale più romantico della città.
Uno dei momenti più emozionanti per me è stato l'ingresso nella Cattedrale...cercherò di farvi provare la stessa emozione… Avete presente nel film Mamma ho perso l’aereo, quando Kevin, girovagando per una New York gelida e solitaria, entra in una chiesa, si siede e viene avvolto da un’aura di protezione e di calore? Una magnificenza che traspare dalla maestosità del luogo e che lo accoglie, lo avvolge, lo riscalda. Ecco, è proprio quella sensazione che vorrei trasmettervi.
La stessa sensazione che si prova quando, dopo tanti chilometri percorsi al freddo, entri in un pub dalle luci soffuse, con le candele ormai consunte e la cera che si ripiega su se stessa, una band locale che suona vecchi pezzi inglesi e un barista burbero che sbatte boccali di Guinness sul bancone affollato. All’inizio entri un po’ intimorita, osservi, prendi confidenza ma resti ancora guardinga. Poi, quasi senza accorgertene, un’ora dopo ti ritrovi a cantare a squarciagola insieme a qualche local che beve l’ultima pinta prima di tornare a casa. Fuori il vento è impervio, il clima cambia ogni cinque minuti, la notte è scura e totale. Ma dentro, dentro c’è così tanto calore che i vetri si appannano e ti ritrovi avvolta in una bolla sospesa di musica, luce e tepore.
16 dicembre
Cliffs of Moher: un compleanno sulle scogliere più famose d’Irlanda
Il 16 dicembre, giorno del mio compleanno, la sveglia è suonata prestissimo, alle 5 e qualcosa, perché ci aspettava un tour organizzato alle Cliffs of Moher, con partenza alle 6.30 dal cuore di Dublino.
Sedute sul bus, ancora con gli occhi mezzi chiusi, guardavamo le strade vuote della capitale scorrere dietro i vetri appannati. Ma bastava pensare che da lì a poche ore avremmo visto uno dei panorami più iconici dell’Irlanda per sentirci già elettrizzate.
Il viaggio verso ovest
Il tragitto dura circa quattro ore, con una sosta a metà strada per caffè e colazione (necessaria: senza quel cappuccino non ce l’avrei mai fatta!). Fuori dal finestrino l’Irlanda ci mostrava il suo lato più autentico: colline ondulate di un verde intenso, pecore che sembravano piccoli puntini bianchi sparsi nei campi e villaggi minuscoli, con casette color pastello e camini fumanti. Ogni curva era una cartolina.
L’arrivo alle Cliffs of Moher
Verso metà mattinata, il bus si è fermato e lì, davanti a noi, si è aperto lo spettacolo: le Cliffs of Moher. Alte più di 200 metri, si gettano a picco nell’oceano Atlantico con un’energia selvaggia che lascia senza parole. A dicembre il vento è fortissimo e il freddo pungente: guanti, cappello e giacca impermeabile sono indispensabili per godersi l’esperienza senza soffrire.
Il tempo di visita è di circa un’ora e mezza. Abbiamo camminato lungo il sentiero panoramico, che è sicuro e ben mantenuto, ma comunque emozionante: ogni passo ti regala un punto di vista diverso, con l’oceano che si infrange sulle rocce e i gabbiani che volano altissimi. All’ingresso c’è anche un centro visitatori ben organizzato, con un bar, toilette e una mostra interattiva che racconta la geologia e la fauna della zona.
Le tappe intermedie
Il tour non si limitava alle Cliffs.
Burren: una breve sosta per ammirare questo paesaggio unico, fatto di lastre di calcare che sembrano un deserto pietroso. Camminarci sopra dà l’impressione di trovarsi su un altro pianeta.
Pranzo a Doolin: tappa in un pub tipico, piccolo e accogliente, con le pareti in pietra e il fuoco acceso. La zuppa calda accompagnata dal tradizionale pane irlandese è stata una vera coccola dopo il vento gelido delle scogliere.
Galway: nel pomeriggio abbiamo raggiunto questa cittadina dall’anima bohemien, vivace e colorata. Le vie erano addobbate per Natale, i musicisti di strada suonavano e la gente affollava i pub: un’atmosfera magica.
Il rientro
Dopo una giornata intensa, il bus è ripartito verso Dublino. Siamo arrivate verso le 20, esauste ma con il cuore pieno. Non avrei potuto chiedere di meglio per il mio compleanno: una giornata indimenticabile, tra paesaggi mozzafiato, cultura e piccole esperienze autentiche.
✨ Consiglio pratico: se viaggiate d’inverno, vestitevi a strati e portate sempre con voi qualcosa di caldo. Il vento sull’Atlantico non perdona! In estate, invece, ricordatevi che le Cliffs sono una delle attrazioni più visitate d’Irlanda: meglio prenotare in anticipo e partire presto.
Approfondimento su Galway:
Nata come villaggio di pescatori, crebbe nel Medioevo grazie ai Normanni e divenne presto un porto fiorente, governato per secoli dalle famiglie mercantili conosciute come le “Tribes of Galway”. Questo passato cosmopolita le ha lasciato tracce ovunque: negli archi rinascimentali, come lo Spanish Arch, costruito per proteggere i mercanti spagnoli, e nell’atmosfera di città aperta al mondo, dove culture diverse si sono sempre intrecciate.
Oggi Galway è un luogo vibrante, giovane, creativo. Camminare lungo Shop Street è come attraversare un festival permanente: i buskers suonano violini, chitarre e flauti, trasformando ogni angolo in un piccolo concerto improvvisato. Le facciate colorate dei pub e delle case, secondo una leggenda locale, iniziarono per amore: un proprietario dipinse il suo edificio di colori vivaci per convincere la moglie a restare, e da allora i colori hanno invaso la città.
Il quartiere di Claddagh, un tempo villaggio indipendente di pescatori, custodisce la storia di un simbolo che oggi ha fatto il giro del mondo: l’anello Claddagh, con il cuore, la corona e le mani intrecciate, emblema di amore, lealtà e amicizia. Passeggiando lungo il fiume Corrib fino al mare, è facile immaginare le barche dei pescatori attraccate lì, tra vento e salsedine.
Informazioni pratiche
Info pratiche – Tour Cliffs of Moher 📌
Durata: giornata intera (12-13 ore).
Partenza: 6:30-7:00 dal centro di Dublino.
Rientro: 19:30-20:00.
Prezzi indicativi
Tour in bus: €45-65 a persona (ingresso Cliffs incluso).
Pranzo non incluso: €10-15.
Cosa è incluso
Trasporto A/R.
Ingresso al Visitor Centre.
Soste a Burren, villaggi tipici, Galway.
Guida in inglese.
Consigli pratici
Abbigliamento: giacca impermeabile, cappello, sciarpa 🧣, scarpe comode.
Cibo: portare snack e acqua.
Prenotazione: meglio online.
Tempo alle Cliffs: circa 1h30 → muoversi subito lungo i sentieri.
Agenzie consigliate
Wild Rover Tours
Paddywagon Tours
Irish Day Tours
Io ho prenotato su Get your guide, vi lascio qua i tour.
Le Cliffs of Moher sono state utilizzate come location cinematografica nel film Harry Potter e il principe mezzosangue (2009). In una scena cruciale, Harry e Silente si recano in una caverna marina per recuperare un Horcrux di Voldemort. Sebbene la caverna stessa sia stata ricreata in studio, l'ingresso visibile nel film è stato girato proprio alle Cliffs of Moher, nel County Clare.
La sera del mio compleanno ci siamo ritrovati con gli amici irlandesi e siamo partiti alla scoperta dei locali della città. Ricordo solo le risate, il senso di leggerezza, quell’euforia che rende tutto indimenticabile. Siamo entrati in due pub che si trovavano ai lati opposti di Dublino. Voi penserete: “Avrete preso un taxi o qualche mezzo pubblico”. E invece no: siamo saliti su dei risciò, trascinati da ciclisti dublinesi che pedalavano sotto una pioggerella fitta e incessante, mentre noi, avvolti nei nostri cappotti fradici, ridevamo a crepapelle attraversando le strade lucide della città. A ripensarci ora, forse non è stata proprio la scelta più sensata, ma al tempo era la più folle e divertente: e paradossalmente è proprio quel momento, più che la serata nei locali, a brillare nitido nella mia memoria. Nei pub abbiamo ascoltato musica dal vivo, ballato, bevuto e respirato l’inconfondibile atmosfera di festa irlandese, fatta di calore e di spensieratezza. Quando le luci hanno iniziato a spegnersi, abbiamo salutato i nostri amici e siamo rientrate in appartamento. La città dormiva ancora sotto la pioggia, e noi con lei. Ma la mattina seguente, un’altra avventura incredibile ci attendeva.
17 dicembre
Il 17 ci svegliamo di buon mattino, pronte a vivere una delle esperienze più suggestive del viaggio. Prendiamo il treno e ci dirigiamo verso i dintorni di Dublino, destinazione Howth.
Appena arrivate, il mare ci accoglie con il suo profumo salmastro e il vento fresco che scompiglia i capelli. Ci incamminiamo subito verso le scogliere e davanti a noi si apre uno spettacolo mozzafiato: pareti rocciose a picco sull’oceano, prati verdi che sembrano tuffarsi direttamente nell’acqua e gabbiani che volano liberi, accompagnati dal fragore delle onde.
Il sentiero costiero ci conduce attraverso panorami sempre diversi: in alcuni tratti il sole filtra tra le nuvole e illumina l’Atlantico di riflessi argentei, in altri la bruma regala un’atmosfera misteriosa e quasi sospesa. Ci fermiamo più volte, non solo per scattare fotografie, ma per imprimere nella memoria quell’emozione pura di fronte alla forza della natura.
Howth non è solo uno spettacolo naturale, ma anche un luogo intriso di storia e leggende. Questo promontorio, che segna l’ingresso nella baia di Dublino, fu abitato fin dall’epoca vichinga: i primi insediamenti risalgono al IX secolo, quando i guerrieri norreni approdarono sulle sue coste e lo utilizzarono come punto strategico per il controllo dei commerci marittimi.
Nel Medioevo, Howth divenne una roccaforte normanna e ospitò il castello di Howth, che appartiene ancora oggi alla stessa famiglia da oltre 800 anni. Una leggenda molto famosa legata al castello racconta di Grace O’Malley, la regina pirata del Connacht: nel 1576, durante una sua visita a Howth, le fu negato l’ingresso al castello perché la famiglia era a cena. Offesa, rapì l’erede del signore di Howth e lo liberò solo dopo aver ottenuto la promessa che da quel giorno in poi al castello ci sarebbe sempre stato un posto a tavola per un ospite inatteso. Una tradizione che, si dice, è rispettata ancora oggi.
Nei secoli successivi, Howth fu un punto di approdo importante anche per la storia irlandese: dal porto partirono navi di pescatori e mercanti, ma anche rivoluzionari. Nel 1914, qui sbarcarono le armi destinate ai volontari irlandesi, in preparazione alla lotta per l’indipendenza.


Dopo la passeggiata raggiungiamo il piccolo porticciolo di Howth, pittoresco con le sue barche colorate che ondeggiano lente. Qui ci concediamo una pausa gustando specialità locali: un piatto caldo di fish & chips o una zuppa di pesce appena preparata, perfetta dopo il vento delle scogliere. Noi abbiamo preso d'asporto da Beshoffs Bros.
Nel pomeriggio riprendiamo il treno verso Dublino, stanche ma con il cuore colmo di immagini indimenticabili. La giornata si conclude con la sensazione di aver toccato l’essenza selvaggia e autentica dell’Irlanda.
Come arrivare a Howth da Dublino
In treno (consigliato):
• Dal centro di Dublino si prende la DART (Dublin Area Rapid Transit).
• Le stazioni più comode sono Tara Street, Connolly o Pearse Station.
• Il viaggio dura circa 30 minuti e termina proprio alla stazione di Howth, a pochi passi dal porto e dall’inizio dei sentieri costieri.
• I treni partono ogni 15-20 minuti circa.
In autobus:
• Gli autobus n. 31 e 31a partono da Abbey Street Lower (vicino a O’Connell Street) e arrivano fino a Howth Summit, offrendo un panorama mozzafiato già durante il tragitto.
• Il viaggio dura circa 45-50 minuti, a seconda del traffico.
In auto:
• Howth si trova a circa 16 km dal centro di Dublino.
• In condizioni normali si raggiunge in 30-40 minuti, seguendo la R105 lungo la costa.
• Ci sono parcheggi nei pressi del porto e del summit, ma nei weekend possono riempirsi in fretta.
Se volete andarci con un tour organizzat, vi lascio qui il link dei tour.
Consigli pratici
• Indossare scarpe comode: i sentieri delle scogliere, pur essendo ben tracciati, hanno tratti irregolari.
• Portare una giacca a vento o impermeabile: il meteo sul mare cambia rapidamente.
• Se vuoi fare il cliff walk completo, calcola almeno 2-3 ore di camminata.
• Per un’esperienza autentica, fermati a pranzo in uno dei locali di Howth: il fish & chips o la chowder (zuppa di pesce) qui sono tra i migliori d’Irlanda.


Ecco la mappa schematica dei 4 percorsi principali del Cliff Walk di Howth :
• Green Route (6 km) → breve e facile, perfetta per una passeggiata rilassante.
• Blue Route (7 km) → medio, con viste panoramiche suggestive.
• Red Route (8 km) → più impegnativo, include tratti più ripidi.
• Purple Route (10 km) → il giro completo delle scogliere, per chi vuole vivere l’esperienza intera.
Personalmente quando vado a fare le camminate uso l'app Komoot, in Italia e all'estero. Vi lascio qui il link, potete usarla anche creando un account gratuito (con meno funzionalità di quello a pagamento ma comunque ottimale).
Ora dovrei dirvi che dopo l'escursione siamo tornate in appartamento, abbiamo preso lo zaino e ci siamo incamminate verso l'aeroporto... ma è un peccato: 1. perché mi sono estremamente divertita a raccontarvi di questo viaggio; 2. perché sono tornata in Irlanda solo 3 mesi dopo questa prima esperienza, con la mia classe di quinta liceo, e ho esplorato altre meraviglie . Quindi vi direi: to be continued...
Contattami per costruire il tuo viaggio ideale.
Itinerari
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